Si dice che l’estate sia il tempo del dolce far niente, della mente libera, degli orari meno pressanti… eppure, per le famiglie che lavorano, trovare impegni per i figli liberi dalla scuola, è attività non facile. L’aumento dei prezzi di tanti prodotti ha portato a rivedere anche i costi di alcuni servizi e tutto è diventato più caro, meno accessibile. Il rischio è di lasciare i figli in autogestione a casa, che può significare riposo, ma anche alienazione, totale immersione nello smartphone, ozio, disimpegno.

Essere giovani, di questi tempi, di certo è complesso. Eppure vediamo tanti giovani compiere dei gesti ricolmi di altruismo, battersi per il riconoscimento dei diritti degli altri, coscienziosi e maturi nei pensieri tanto quanto forti e veloci, carichi di forza, muscoli e cervello. Perché se da una parte ci sono i pericoli del lassismo, della mancanza di empatia, dall’altra c’è chi è capace di rigore etico, chi è capace di accogliere una vita fatta di incontri con gli altri per fare insieme.

Forse troppo spesso concentriamo le nostre attenzioni sulle problematiche legate ai ragazzi, consapevoli delle loro fragilità e preoccupati che non riescano a trovare un appoggio solido su cui sostenersi per superare le criticità e per questo rischiamo di non dare il giusto valore, la corretta importanza a chi, un passo alla volta, costruisce il proprio futuro facendosi risorsa per gli altri.

L’estate, dunque, può essere utilizzata per sperimentare, per poter conoscere il proprio potenziale, per poter accedere a quelle realtà e quelle persone che possono essere da stimolo per aprire la propria mente, per garantirsi una rete di sostegno di cui si fa parte tanto per sorreggere quanto per farsi accogliere. Se l’inverno, la scuola, le attività sportive, completano una giornata sempre corta, l’estate può essere la stagione per osare.

Intorno ad ognuno di noi fioccano proposte che consentono di affacciarsi a nuove realtà e possibilità, che spesso non richiedono particolari contributi economici ma che restituiscono molto in termini di soddisfazione personale e aumento dell’autostima.

Sosteniamo i nostri giovani nell’aprirsi a nuove realtà concrete, fatte di persone che uniscono le proprie forze per raggiungere obiettivi di bene comune, di solidarietà, di altruismo.

Impegnarsi su questi valori potenzia l’autostima, rende i giovani (e non solo loro) consapevoli del proprio valore, permette di acquisire competenze nella soluzione di problemi, osservando anche come gli altri affrontano una difficoltà, permette di sviluppare fiducia in se stessi e negli altri e tutto questo rende la quotidianità più ricca, piacevole, confortante. La catena delle cose buone si attiva e si alimenta di altra positività e a volte non finisce mai.