Si sa, non possiamo lamentarci dei cantieri e pretendere poi la manutenzione stradale efficiente. Certamente questa è ancora l’onda lunga della precedente Amministrazione. Poi si può disquisire in eterno sull’opportunità dei periodi migliori e peggiori, ma qualunque periodo è quasi sempre il peggiore. I cantieri stradali sono come il tempo meteorologico sugli umani. D’estate fa troppo caldo e d’inverno fa troppo freddo. Non parliamo più di primavera ed autunno da quando il popolo ha decretato – tra gli altri luoghi comuni – la fine delle mezze stagioni. Soltanto i pizzaioli (non tutti) si ostinano a tenere nella lista delle pizze la famigerata “4 stagioni”.
E’ un periodo particolare questo per la città di Ivrea: non è finito ancora il vecchio e il nuovo che avanza probabilmente lo vedremo in autunno quando la nuova Amministrazione passerà dalla transizione alla realizzazione del programma di governo. Sicuramente le attese saranno molte. Ma in questi giorni il mondiale di kayak sicuramente ha portato ancora una volta questa – tutto sommato piccola – città, alla ribalta mondiale.
Della festa della liberazione di Ivrea dall’odiato Pd e dei suoi alleati, non se ne sente più parlare, evidentemente dopo i bollori elettorali tutto si è ridimensionato al rango di una piccola città tranquilla.
Interessante la proposta di Casaleggio in questi ultimi giorni di abolire il parlamento e sostituirlo con la piattaforma digitale per arrivare alla democrazia diretta. Chissà se prevede anche di abolire il Consiglio comunale.
Ma ormai si è tutti più o meno in ferie e qualcuno anche in vacanza e forse quei cantieri sono abbastanza sopportabili. Tutto appare più ovattato dal caldo e l’importanza attribuita a tutta una serie di cose, scema parecchio. Le medesime cose, che forse nelle altre stagioni scatenerebbero risse mediatiche sui social e quant’altro, sono attenuate dal caldo e dalla vacanza delle nostre attenzioni.
Non è che forse dovrebbe essere estate tutto l’anno?
Fabrizio Dassano