***
(gabriella franzino – edy feletti) – Nello scorso mese di novembre sono terminati i lavori di restauro alla tela e alla parte lignea dell’altare che si trova nella sacrestia nella chiesa parrocchiale di Feletto.
Questo locale fu costruita nel 1849 includendo la grande sacrestia antica, che aveva due finestre e mancava della porta che dà sul giardino, e la sacrestia piccola dove si rifugiavano i ricercati.
Oltre ai grandi armadi di legno per ritirare i paramenti e gli oggetti sacri, nella parete dove è appeso l’orologio a pendolo, si trovano quadri che rappresentano: il Cardinale delle Lanze, Don G.B. Franzino (che indossa la stola poi usata, molto tempo dopo, dal Santo Pontefice Papa Giovanni Paolo II), e Don Ferrero.
Nella parete sud tra le 2 finestre si trovano, ora restaurati, l’altare in legno e il quadro della Cappella dei Disciplinanti.
Questa cappella era situata sul lato destro della Chiesa, di lato al presbiterio e, tra le altre cose, era utilizzata nei mesi freddi per celebrare la S. Messa mattutina.
Era detta “dei Disciplinanti” dal nome della Compagnia che aveva per finalità, tra l’altro, il culto e il suffragio dei morti.
Nel 1768 i confratelli decidevano di abbellire la cappella commissionando al pittore calusiese Gioanni Gerino due quadri: una tela doveva rappresentare la Deposizione di Gesù Cristo dalla croce con Maria Addolorata, San Giovanni e Santa Maria Maddalena; l’altra l’Annunciazione di Maria Vergine.
Quando, attorno alla metà del secolo scorso, questa cappella venne adibita come spazio per contenere la caldaia dell’impianto di riscaldamento della chiesa, l’altare ligneo e il quadro raffigurante la Deposizione di Cristo vennero spostati nella sacrestia nuova.
Ultimamente la parte lignea dell’altare, come anche la tela, risultavano piuttosto deteriorati e così, dopo attente valutazioni, si è deciso di affidare alla ditta Moselli-Zaffiri il restauro dell’opera lavorando su due fronti: in loco per il restauro dell’altare, in laboratorio per la tela; i lavori sono proseguiti per 5 mesi da luglio a novembre.
Il restauro ha riportato alla sua bellezza originale sia l’altare in legno, con le caratteristiche doppie colonne tortili impreziosite dai tralci di uva su plinti decorati da elementi floreali e putti, e il tabernacolo ornato con intagli differenti per stile e dettagli, sia la tela con la deposizione del Cristo e l’altro dipinto, di dimensioni ridotte, posto sopra il timpano e a tema della Visitazione
Il costo totale del restauro raggiunge i 15.000 euro (+IVA).
Grazie alla Diocesi di Ivrea, con gli introiti dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica sono stati coperti 5.000 euro.
Questa somma ricevuta è la testimonianza dell’importanza di un semplice gesto, ossia apporre una firma per destinare in modo consapevole e utile la quota del gettito Irpef.
Anche chi non deve presentare la dichiarazione può scegliere di devolvere alla Chiesa cattolica utilizzando l’apposita scheda.
Ecco, nella gallery, qualche immagine prima e durante i lavori di restauro.
***
A restauro ultimato