(gabriella franzino – edy guglielmetti) – “Presente in mezzo a noi”, il ricordo dei martiri missionari uccisi nel 2023 nei quattro angoli del mondo ci fa ardere il cuore e ci anima per essere testimoni dell’amore, della giustizia e della pace.
Domenica 24 marzo, presso la Chiesa di Santa Maria Assunta di Feletto si è tenuta la Veglia di preghiera per i Missionari Martiri.
Questa veglia, itinerante tra le parrocchie della Diocesi, è stata presieduta dal Vescovo di Ivrea, Monsignor Edoardo Aldo Cerrato alla presenza di Sacerdoti e fedeli.
L’allestimento preparato dai collaboratori parrocchiali, seguendo i suggerimenti del gruppo Missio di Fano-Fossombrone-Caglio-Pergola, che quest’anno ha dettato le indicazioni per la realizzazione, unita alla maestosità della nostra bellissima chiesa, hanno creato un’atmosfera di presenza: di Cristo che vince la morte. Di vicinanza: dei fratelli uccisi che, perdendo la propria vita per annunciare il Vangelo, rappresentano la vittoria dell’amore sull’odio, del perdono sulla vendetta.
Le cinque “postazioni colorate” sulle quali ardeva un cero, hanno rappresentato i cinque continenti in cui, anche nel recente 2023, si sono consumati ben 20 martirii di sacerdoti, vescovo, laici e laiche.
Il colore rosso, per l’America, richiama il sangue dei martiri del continente americano, seme per una vita nuova nella fede cristiana.
Il verde, che rappresenta l’Africa, è il colore della vita e simboleggia la crescita, la fecondità, la giovinezza e la vitalità; è inoltre il colore della speranza, una delle tre virtù teologali, e delle foreste.
Il giallo, abbinato al continente asiatico, indica la luce del sole che sorge in oriente, che ci permette di iniziare a vivere la giornata con energia positiva ed amore da donare agli altri.
Il colore blu legato all’Oceania, rappresenta gli oceani e l’acqua che ci disseta e ci ristora lungo il cammino verso Dio.
Il colore bianco, per l’Europa, è simbolo di gioia, inizio di vita nuova in Cristo, è la sfida per l’Europa affinché sia capace di riappropriarsi della forza evangelizzatrice che l’ha generata.
Dopo la parte iniziale con l’atto penitenziale; l’ascolto di alcuni estratti del Messaggio che il Papa ha rivolto in occasione della 27° Giornata Missionaria Mondiale dello scorso ottobre e la lettura del Vangelo (Lc 24,13 – 35); la pausa di silenzio e meditazione, i fedeli hanno acceso la propria candelina al corrispondente cero del continente. La successiva lettura del martirologio è stato veramente un momento carico di emozione e commozione: ad ogni nome di martire si sono alzate le candeline accese rispondendo: “Presente in mezzo a noi”, sentendone realmente la presenza e la forza.
Le candeline sono state poi portate ai piedi dell’altare dove sono state deposte davanti alle fotografie dei 20 martiri, le cui testimonianze accendono una luce e riscaldano i cuori di intere comunità cristiane, come il sacrificio di Cristo che, (non a caso la Veglia si è tenuta la Domenica delle Palme, preludio alla settimana di passione) dono totale di sé, della sua persona fino alla morte, ci ispira una nuova conversione.
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