(Graziella Cortese)
Pronti? Si riparte. Ci sono buone notizie sul fronte cinematografico: la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ha sancito il ritorno nelle sale e ha prospettato un invito alla speranza: il lavoro di tanti artisti è stato apprezzato e premiato. Il ministro Franceschini ha anche suggerito di introdurre la cultura cinematografica nelle scuole; un passo importante e decisivo che avvicinerebbe molti giovani a un nuovo interesse per il nostro patrimonio culturale. La scuola potrebbe rappresentare un tesoro nascosto.
Il film di Majid Majidi ha riportato il cinema iraniano e il suo stile neorealista alla ribalta presso il palcoscenico europeo: siamo a Teheran, nella periferia assolata della città, qui vive Ali che ha dodici anni e conduce un’esistenza difficile tra piccoli espedienti e furtarelli in giro. Insieme ai suoi amici Reza, Maman e Abolfazl ha costituito una piccola banda di cui è diventato il capo: anche se sono piccoli lavorano in un garage e cercano di guadagnare in fretta il denaro necessario per vivere e per dare un aiuto alle loro famiglie.
La quotidianità cambia quando un anziano boss locale affida loro un pericoloso compito: Ali e I suoi compagni dovranno recuperare un tesoro nascosto, sepolto probabilmente sotto il cimitero. A questo scopo i ragazzi devono iscriversi alla Sun School (La scuola del sole), un Istituto di beneficenza che fornisce lezioni a ragazzi bisognosi: l’edificio sorge proprio accanto al cimitero e da qui si potrebbe scavare un tunnel per cercare il tesoro nei sotterranei.
Il giovanissimo protagonista, Rouhollah Zamani ha vinto l’anno scorso, proprio a Venezia, il premio Marcello Mastroianni 2020.
Il regista Majidi, come nelle sue pellicole precedenti, ha voluto dare un valore positivo alle avventure dei protagonisti: nonostante il disagio in cui vivono e la loro giovane età, sono capaci di grande coraggio e desiderio di riscatto.