Ipotizza una spesa di oltre 4 milioni e mezzo di euro il progetto di fattibilità tecnica ed economica della riqualificazione e messa in sicurezza del palazzo comunale di Foglizzo, redatto dai tecnici della Direzione Azioni integrate con gli Enti locali della Città metropolitana di Torino su richiesta dell’Amministrazione guidata dal sindaco Fulvio Gallenca.

Il Municipio ha sede nel castello dei Biandrate, di cui occupa con i suoi uffici alcune porzioni del piano terreno e del primo piano.

Nel maniero hanno sede anche archivi comunali, biblioteca civica, ambulatori medici (che presto saranno trasferiti nella Rsa), magazzini dei cantonieri e la Pro Loco.

La necessità espressa dal Comune è di riqualificare gli spazi destinati agli uffici del castello di uno dei più antichi borghi canavesani, sede di stanziamenti sin dall’epoca della Roma imperiale, grazie alla sua posizione sulla Via Cursi, la più veloce direttrice verso la Gallia.

Nel Medioevo il borgo diventò uno dei centri nevralgici del Canavese, proprio grazie alla posizione strategica sulle vie di comunicazione del tempo.

Nel 1885 il Comune fu autorizzato ad acquistare il castello dei Biandrate per destinarlo a Municipio.

L’edificio attuale è il frutto di una serie di edificazioni, trasformazioni e integrazioni, che sono leggibili nella sua consistenza architettonica e nella stratificazione delle strutture.

Nel 2012 è stato completato un intervento di salvaguardia della copertura del salone: alle capriate in legno sono state affiancate nuove capriate metalliche appositamente progettate.

Cinque anni dopo l’Amministrazione comunale avviò il restauro dei locali aulici più antichi del primo piano, ossia le stanze delle “Grottesche” e dei “Trionfi”.

Risale al 2017 l’ascensore che garantisce un percorso accessibile fino ai locali del primo piano.

Nei vari periodi di intervento, forse a causa delle realizzazioni frammentarie, sono stati tralasciati gli impianti antincendio, che richiedono una progettazione il più possibile unitaria per garantire la maggiore sicurezza possibile per l’edificio e gli occupanti; con un’attenzione particolare agli spazi dell’archivio e della biblioteca, dove sono conservati libri e documenti antichi e di pregio.

L’intervento oggetto dello studio di fattibilità tecnica ed economica consiste in una complessiva messa in sicurezza del castello e nella parziale riorganizzazione degli uffici comunali e dei locali accessori annessi, per migliorare la compatibilità degli spazi destinati agli uffici con la gestione dei percorsi di visita mediante una riorganizzazione funzionale, aumentare lo spazio a disposizione degli archivi, ottimizzare la fruibilità del magazzino, realizzare un refettorio per il personale, effettuare una verifica complessiva e una messa a norma per la prevenzione degli incendi; e poi si ritiene fondamentale inserire nuovi impianti con criteri di sicurezza ed efficienza energetica, la garanzia dell’igiene dei locali, la verifica dei requisiti di accessibilità e dell’eventuale necessità di abbattimento delle barriere architettoniche e quella degli aspetti acustici.

Le opere di consolidamento strutturale saranno concordati con la Soprintendenza, in modo da conciliare le esigenze di sicurezza con quelle di tutela, mentre gli interventi di restauro degli apparati artistici saranno progettati con il contributo di un restauratore qualificato.

Redazione Web