Ci saranno anche loro, gli studenti di II e III C del Liceo “Botta” di Ivrea (indirizzo classico dei beni culturali), tra i protagonisti delle Giornate Fai di Primavera di sabato 24 e domenica 25. Nei giorni scorsi si sono esercitati in vista dell’appuntamento, seguiti con attenzione e occhio critico dalle docenti di storia dell’arte Marica De Giorgi e Lorena Migliore, e del delegato locale del Fondo Ambiente Italiano, Christian Verrez. Preparati dal professor Silvio Ricciardone, in una mattinata piovosa e invernale gli studenti hanno raggiunto il suggestivo complesso monumentale di Settimo Vittone, e simulato l’illustrazione del percorso di visita previsto per la 26° edizione delle Giornate Fai – che coinvolgerà mille siti in tutta Italia e oltre 40 mila studenti -. Il complesso paleocristiano dell’800 d.C., sorto in epoca Carolingia, è formato dalla pieve di San Lorenzo e dal battistero a pianta ottagonale di San Giovanni, e rappresenta una delle vestigia più antiche del Canavese, uno dei principali esempi di architettura “preromanica” in Piemonte, oltre ad essere un importante luogo di sepoltura.
La tradizione (plausibile, anche se non suffragata da documenti) vuole che il complesso paleocristiano sia sorto sotto gli Anscarici che nel IX secolo reggevano la Marca d’Ivrea, che si estendeva fino all’attuale Liguria. Una leggenda romantica (ma non altrettanto plausibile) vuole che vi sia sepolta la bella e infelice Ansgarda, figlia di Anscario I, moglie ripudiata del re di Francia Ludovico II il Balbo, ritiratasi a meditare in questo luogo, dove avrebbe poi trovato sepoltura nell’anno 889. Una lapide apocrifa posta nel battistero ed un sarcofago sul piazzale del complesso plebano hanno alimentato questo mito. Certa invece è la sepoltura di una fanciulla quindicenne “incaprettata” e posta a faccia in giù, in un piccolo sacello, e di neonati. Oltre all’incredibile e ricco ciclo d’affreschi conservati, sarà visibile il battistero con la vasca d’immersione e un sepolcreto visibile al pubblico attraverso un cristallo, nel transetto di collegamento tra pieve e battistero.
Il sito sarà visitabile dal pubblico, illustrato dagli studenti del “Botta”, sabato 24 e domenica 25 marzo dalle 10 alle 17,30 (ultimo ingresso): ingresso a offerta, il Fai suggerisce 3 euro.