È il mese del solstizio, quando il sole si ferma nel suo punto più alto. Il mese inizia con il compleanno di Matteo, primo figlio maschio, che, per un meridionale, è cosa notevole. In giugno festeggio anche l’anniversario di matrimonio, proprio nel giorno del solstizio.
Quest’anno, ricorre il centenario della nascita di una donna illustre che ha rivoluzionato la medicina. Infatti, il 22 giugno del 1918 nacque, in Inghilterra, a Chipping Barnet, Cicely Saunders. Assistente sociale, infermiera, medico, negli ultimi anni paziente, rivoluzionò la cura dei malati terminali. Attraverso un lungo e sofferto cammino di accompagnamento e osservazione dei malati che si avviavano alla fine della vita, creò le basi scientifiche, culturali e pratiche della Medicina Palliativa. Ci ha portati tutti a poter proteggere, come sotto il mantello, il pallio, della Madonna, la dignità della vita fin negli ultimi momenti dell’esistenza terrena.
Ci svelò che il dolore era una domanda totale. Lo capì, dopo tanti anni di professione, quando una paziente le disse: “Dottore, mi fa male tutto!”
C’era un grido di sofferenza fisica che aveva bisogno di una terapia studiata e continua. I pazienti vivevano, angosciati, il sentimento della solitudine e della paura. Essi percepivano dolorosamente l’incertezza rispetto al futuro. Cosa accadrà ai miei cari? Che ne sarà dei miei figli? Inevitabilmente nasceva, drammatica, una domanda esistenziale. Perché questa malattia è capitata proprio a me? Che senso ha questa mia vita che mi sfugge?
Grazie a lei non si interviene più quando il dolore è intollerabile, ma si somministrano i farmaci in modo continuativo e dosato, spesso semplice e allo stesso tempo efficace.
Il paziente viene accolto come parte di una comunità e la famiglia è protagonista del dialogo e delle scelte. Sono nate in tutto il mondo strutture adeguate e accoglienti: gli hospice, dove il bene del malato è un obbiettivo comune. Occorre dare tempo, assieme ai farmaci. Il tempo è “una dimensione dell’anima prima che delle lancette”.
Una delle sue frasi ci introduce all’atteggiamento che animava questa grande donna: “Vegliate con me”.
Buon compleanno Cicely e grazie del dono che hai fatto alla medicina.
Filippo Ciantia