(Elena Coello)

Domenica 14 aprile si è svolta a Montalto Dora la Giornata Mondiale della Gioventù diocesana. Come voluto da Papa Giovanni Paolo II, in tutto il mondo ogni anno la Domenica delle Palme è dedicata a questa Giornata speciale insieme ai giovani.

Il tema di quest’anno riprende le parole pronunciate da Papa Francesco durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Panama: “I sogni sono importanti. Tengono il nostro sguardo largo, ci aiutano ad abbracciare l’orizzonte, a coltivare la speranza in ogni azione quotidiana… Ecco voi avete nel cuore queste stelle brillanti che sono i vostri sogni… E questo è quello che dovete fare: trasformare i vostri sogni di oggi nella realtà del futuro, e per farlo ci vuole coraggio!”. Importante è anche il riferimento all’icona della Pietà: la Vergine Maria che sorregge il corpo di Gesù deposto dalla Croce. Un sogno, quello della Pietà, ricorrente per Madre Teresa di Calcutta, madre dei poveri, e un’immagine, quella della sofferenza di una madre, che attraversa il tempo e la storia. Dal sogno di Madre Teresa nasce così una nuova figura della Pietà: il povero è Cristo, affidato alle braccia di chiunque veda in lui una persona da amare. Dice infatti Madre Teresa che “se voltiamo le spalle ai poveri, voltiamo le spalle a Cristo”.

Proprio per questo, il primo momento della GMG diocesana è stato la visione del musical “Madre Teresa: una matita nelle mani di Dio” messo in scena nell’Anfiteatro comunale “Angelo Burbatti” da un affiatato e talentuoso gruppo di giovani della Pastorale giovanile di Ivrea, occasione di aggregazione e condivisione, occasione per sostenere importanti iniziative e progetti e occasione di testimonianza di giovani ai giovani.

Al termine del musical, grande successo che emoziona ogni volta, i presenti si sono spostati all’interno del salone parrocchiale per cenare insieme. Accolti calorosamente e ottimamente rifocillati, hanno potuto anche ascoltare i racconti dei giovani che hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Panama nello scorso mese di gennaio, attraverso un video contenente meravigliose foto.

La chiesa parrocchiale è stato il luogo di ritrovo per l’ultimo (non certo per importanza) momento della giornata: la veglia di preghiera, presieduta dal vescovo Edoardo (che già aveva cenato in compagnia dei giovani) e animata da questi ultimi.

Citando il titolo dell’esortazione apostolica postsinodale “Christus vivit” (indirizzata da Papa Francesco “ai giovani e a tutto il popolo di Dio”), il vescovo ha ricordato che Gesù Cristo vive in mezzo a noi “oggi, in questo momento e che per questo il Cristianesimo è un incontro, un avvenimento”. Come dice anche Papa Francesco a ciascuno di noi: “Egli è la nostra speranza… Tutto ciò che lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita… Lui vive e ti vuole vivo!”.

E ancora, sempre in questo scritto del Papa, che è stato regalato a tutti i presenti alla veglia, il Papa aggiunge che la Chiesa ha bisogno dello slancio dei giovani, delle loro intuizioni, della loro fede: un invito a camminare seguendo la Sua Strada.