Paola sale al cielo nella notte, quando il buio si fa più profondo, mentre la luce del giorno si sta avvicinando, cosicché tutte le cose e i volti possano vedersi chiaramente nella loro verità.
La notizia raggiunge inattesa l’amico Giuseppe: ne è profondamente turbato! Pochi minuti prima, al telefono, aveva ricordato alla moglie Antonella che giovedì sarebbero andati a trovare Paola, molto malata da tempo, e suo marito Mario. Giuseppe aveva conosciuto Paola – che sarebbe poi diventata sua testimone di nozze – a casa degli “amici per la vita” Luisella e Sandro. Una casa che era diventata luogo di incontro per tantissimi.

In quel cenacolo aveva anche conosciuto Mario, un brillante clarinettista, che poi lasciò l’arte musicale, ma trovò l’amore di Paola! Una bella vita familiare che da alcuni anni deve fare i conti con una grave malattia, che risponde alle cure e pare essere guarita, ma che poi ritorna più aggressiva.
Così incontra “i quadratini”.

Durante il lockdown del Covid don Eugenio celebrava la Messa in casa a Roma. Un’amica di Napoli, Rosa, con la mamma anziana e allettata, gli chiede di partecipare alla celebrazione attraverso una nota piattaforma. Poi si collegano altri amici ammalati. E così, grazie al passaparola, diventa una Messa che tocca oltre mille persone tra ammalati e familiari; tutte quelle che quotidianamente si affidano al Mistero di Dio che fa il miracolo di trasfigurare la malattia, la paura, il dolore e la tristezza in serenità, gioia e felicità. Presto vengono soprannominati “i quadratini”, perché i loro volti sono visibili sullo schermo incastonati nei tanti quadrati della piattaforma.

Paola fa sapere di dover iniziare le cure palliative domiciliari. Dopo pochi giorni don Eugenio va a casa sua a celebrare la Messa quotidiana e capisce che la sua esperienza è un regalo per tutti e le chiede di fare lei l’omelia.

“Ci sono solo due parole. Grazie per questa compagnia e questo cammino che ho fatto in questi anni. Grazie, perché questa amicizia non dipende da noi, è un miracolo. Noi possiamo vedere il volto di Cristo in questi volti sullo schermo, di persone che quasi non conosciamo. È una grazia particolare a cui possiamo solo consegnarci”.

Grazie a te Paola, perché ci hai fatto vedere il Signore Gesù che attraverso la croce ci ha salvati. Che Grazia!!