Il Comune di Castellamonte e il curatore della 58a Mostra della Ceramica, Giuseppe Bertero, hanno svelato il manifesto della Mostra, edizione 2018. A realizzarlo è stato Guglielmo Marthyn, ben noto artista, ceramista, grafico ed ex insegnante del Liceo artistico statale “Felice Faccio“, al quale continua a prestare la sua preziosa opera di consulenza didattico-creativa, contribuendo a suscitare la passione per la ceramica nei giovani studenti.
L’immagine è tratta da una delle opere più celebri del Museo del Louvre di Parigi, “Amore e Psiche” dello scultore neoclassico Antonio Canova. Marthyn ha felicemente interpretato il raffinato erotismo della scultura: le forme anatomiche reali sono sublimate in un tenero abbraccio e ispirano una visione più spirituale, magnificamente racchiusa nelle ali spiegate di Amore e nella faretra ai suoi piedi. “Per analogia – sostiene Bertero – l’opera ci pare suggerire che la fantasia delle forme e dei colori della ceramica procedono sempre dal progetto mentale alla sua realizzazione grazie all’ingegno dell’artista, al virtuosismo del fuoco unito alla plasticità della terra, ma soprattutto grazie all’amore dei ceramisti per la ricerca di sempre nuove forme espressive”.
La Mostra si terrà dal 18 agosto al 2 settembre e avrà come appuntamento di maggior rilevanza il concorso “Ceramics in love…”: hanno aderito all’iniziativa ben 135 artisti italiani e stranieri, con più di 150 opere. Attratti dallo stimolo che le più recenti tendenze artistiche sanno suscitare, hanno proposto sorprendenti manufatti che rivelano quanto sappiano guardare lontano e siano capaci di individuare le sfide culturali che verranno. “Grande successo – commenta Bertero -, visto che è la prima volta in cui un concorso si abbina alla Mostra annuale della Ceramica”.
Alla rassegna saranno presenti tutte le realtà della produzione ceramica castellamontese, nota per le sue stufe, di antica tradizione ed elegante estetica, via via attualizzate da un moderno design di sapore contemporaneo, insieme con le numerose botteghe d’arte che alimentano con tanta passione il fascino arcano dell’argilla, quando questa incontra l’ardore dei forni e il fuoco della creatività… fino ad arrivare alla stranianti e suggestive “ceramiche da indossare”, a cura della Cna.
Sono confermati i punti espositivi pubblici che da sempre accompagnano il percorso ufficiale della mostra: Palazzo Botton, Centro congressi “Martinetti”, Liceo artistico statale “Felice Faccio”, e quelli privati come luogo di confronto e di dialogo fra artisti e cultori dell’arte ceramica, quali Cantiere delle Arti-Casa Gallo, ditta La Castellamonte, Casa museo “Famiglia Allaria”, la Fornace Museo Pagliero, le Ceramiche Castellamonte di Elisa Giampietro, le Ceramiche Camerlo, le Ceramiche Grandinetti e l’artista Maria Teresa Rosa.