Tra i movimenti più importanti avvenuti nei primi giorni di questo nuovo anno c’è stato un pronunciamento di protesta dei Pifferi, usciti poi comunque in sfilata con grande successo il 6 gennaio. D’altra parte, il 2024 è un anno bisestile e non poteva che annunciarsi già da subito come carico di funesti presagi.
Tra poco tempo, a febbraio avremo 29 giorni invece di 28! L’ultima volta che è accaduto è stato nel 2020, proprio in contemporanea con l’esplosione della pandemia di Covid-19… Il termine deriva da tardo latino bisextilis che vuol dire “bisesto”, cioè “due volte sesto”, perché gli antichi romani contavano due volte il sesto giorno prima delle calende di marzo (che equivale all’attuale 24 febbraio), allungando così di un giorno la durata dell’anno.
Contavano proprio così, me li vedo: “Uno, due, tre, quattro, cinque, sei e… sei!”. Oggi è rimasto solo il nome, mentre per far durare l’anno un giorno in più lo si aggiunge in coda al mese di febbraio. Quest’anno sarà più lungo di un giorno: ergo, dovremo andare a lavorare un giorno in più, dovremo stare in coda nel traffico cittadino un giorno in più, insomma la nostra vita quotidiana sarà gravata da un giorno in più perché è l’unico modo per risolvere un problema che da sempre assilla la misurazione del tempo. L’anno solare, cioè il tempo impiegato dal Sole per tornare nello stesso punto di osservazione dalla Terra, dura infatti 365 giorni, 5 ore e quasi 49 minuti: quasi 6 ore che si recuperano quindi ogni 4 anni.
Sul funesto (che fa rima con bisesto!) invece dobbiamo pensare ad una caduta nella superstizione che di scientifico e razionale non ha nulla, ma che nasce però da una solida realtà primigenia che sembra risalire alla tradizione popolare, in particolare al periodo romano. Nell’antica Roma febbraio era il Mensis Feralis, dedicato quindi ai defunti e da qui sarebbero nate tutte le leggende popolari che si sono sviluppate nei secoli su questo tema.
L’unico danno accertato e scientificamente provato è per chi festeggia il compleanno il 29 febbraio, quindi ogni 4 anni. La peculiarità è invece quella di “La Bougie du Sapeur” storico giornale satirico-umoristico che esce puntualmente in Francia solo ed escusivamente ogni 29 febbraio, e che pubblica dunque un numero ogni 4 anni!