Quarant’anni fa, il 2 novembre 1984, per celebrare i 400 anni dalla morte di San Carlo Borromeo, Papa Giovanni Paolo II (oggi santo) salì in preghiera il Sacro Monte di Varese. Una folla di oltre 40mila fedeli seguì la recita del Rosario e accompagnò il Papa e il cardinal Martini pellegrini sui passi di San Carlo, grande promotore della sacralizzazione dei paesaggi alpini, attraverso santuari e percorsi di preghiera popolare.

Woytjla davanti alla Madonna Nera pregò: “… la mia venuta fra voi sia stimolo per un rinnovato proposito di condurre una vita cristiana sempre più rispondente alle esigenze del Vangelo e sempre più contrassegnata da una particolare devozione alla Vergine santissima, da voi venerata in questo mirabile santuario, posto in vetta a questa montagna diventata sacra, perché sui suoi arditi fianchi furono erette, nel corso del Seicento, le cappelle a voi tanto care, per esprimervi i misteri del Rosario”.

Per ricordare il 40° anniversario di quel grande giorno, l’altra domenica il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, ha voluto salire anch’egli il Sacro Monte di Varese, quale rappresentante di Papa Francesco.

Preoccupati di trovare una folla, ci siamo organizzati per arrivare per tempo, evitando code e problemi di posteggio. Che amara sorpresa è stato ritrovarsi parte di uno sparuto gruppo in attesa del rappresentante del Papa! Poi, improvvisamente, in silenzio, in fila due per due, ordinati, nello loro caratteristiche divise, con bandiere e cappelli, ecco un lungo corteo di giovanissimi boy scout e guide, a riempire i drammatici vuoti, che ci avevano così turbati. La commozione di vedere tanti giovani moltiplicò le energie di quel piccolo gregge di circa 400 persone, che seguivano il messo del Papa e rinnovavano lo stesso gesto di decine di migliaia di persone 40 anni prima.

“… Tutto sembrerà perduto, ma al momento opportuno, proprio nella fase più drammatica della crisi, la Chiesa rinascerà. Sarà più piccola, più povera, quasi catacombale, ma anche più santa. Perché non sarà più la Chiesa di chi cerca di piacere al mondo, ma la Chiesa dei fedeli a Dio e alla sua legge eterna. La rinascita sarà opera di un piccolo resto, apparentemente insignificante eppure indomito, passato attraverso un processo di purificazione. Perché è così che opera Dio. Contro il male, resiste un piccolo gregge” (Ratzinger, Natale 1969)