Hayao Miyazaki ha appena compiuto 83 anni. Aveva annunciato il desiderio di ritirarsi dal lavoro e dal suo mondo artistico già con lo scorso lungometraggio animato, “Si alza il vento”, ma per fortuna nostra ha cambiato idea: il nuovo capolavoro, “Il ragazzo e l’airone”, ha vinto un premio ai Golden Globe 2024 ed è in testa ai botteghini dei cinema italiani.

Certo è piuttosto complesso cercare di descrivere, o anche soltanto elencare, le numerose suggestioni che regala questo cartone animato… a partire dal legame inaspettato con la Commedia dantesca e il mondo dell’aldilà, o del sottosuolo per ricordare un’immagine cara a Dostoevskij. Non possiamo quindi che tuffarci nel mondo onirico dell’autore giapponese, oppure nella realtà della seconda guerra mondiale per non dimenticare altre guerre più contemporanee e vicine a noi.

Tokio, 1943. I bombardamenti sono in corso dal cielo sopra la città: Mahito è solo un bambino quando fugge nella notte per cercare la mamma che lavora in ospedale, in tempo per vedere l’edificio avvolto dalle fiamme e le ombre delle rovine che si allungano sinistre.

Il tempo passa e Mahito adolescente incontra la nuova compagna del babbo, Natsuko: è sorella minore della madre e le somiglia molto, ora è in attesa di un bambino e questo sembra di buon auspicio per la loro famiglia. Anche il padre Shoichi sembra sperare in un futuro più lieto, tanto da portare i familiari nella casa di campagna di Natsuko, luogo bellissimo e immerso nella natura.

Però Mahito è spesso irrequieto, si scontra con i nuovi compagni di scuola, arriva a procurarsi da solo una ferita alla testa e si chiude nella solitudine della sua camera… ma gli incontri sono tanti, come in una fiaba: le sette anziane governanti sono sempre al suo cospetto. E cosa rappresenta quell’airone dallo sguardo malvagio che compare impudente alla finestra del mattino? Allo sguardo del lettore, l’ardua sentenza.

 

IL RAGAZZO E L’AIRONE
di Hayao Miyazaki
paese: Giappone 2023
genere: animazione
doppiatori: Sõma Santoki, Yoshino Kimura, Giulio Bartolomei, Federica De Bortoli, Chiara Gioncardi
durata: 2 ore e 4 minuti
giudizio Cei: consigliabile, poetico, adatto a dibattiti
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