Il mondo dei giovani è estremamente affascinante. Spesso ci fa riflettere su orizzonti opposti ed in questi giorni, più che mai, ci appare un mondo quasi spaccato a metà. Da un lato adolescenti in condizioni di disagio, dall’altro quelli che raggiungono traguardi straordinari, impensati.

Nello sport continuiamo a sorprenderci: Sinner o Nardi nel tennis, l’esordiente giovanissimo Oiver Bearman in Formula 1, il “nostro” Pecco Bagnaia in MotoGP. Lo stesso vale per la musica, dove la giovane cantante Big Mama vola a New York per parlare a centinaia di giovani di tutto il mondo, nell’aula dell’Assemblea Generale dell’Onu, di come coltivare sogni salva la vita.

Perché quando i sogni escono dal cassetto diventano obiettivi che si realizzano attraverso un processo di piccoli passi e piccoli traguardi che motivano, che accrescono l’autostima, che ti fanno sentire capace e quindi di avere una possibilità. In una società dove sembra che la soddisfazione di ogni desiderio, ancorché effimero e non strutturato, debba essere immediata e a fronte di un primo fallimento non ci si possa dare una seconda opportunità, molti giovani riescono, grazie anche a tutta una serie di adulti capaci di guidarli, a raggiungere importanti traguardi di vita.

È chiaro che un bambino o un giovane non ha in sé tutte le competenze per poter fare da solo, c’è bisogno di modelli e c’è bisogno di chi sappia con pazienza e costanza accompagnare. Il mondo di questi giovani è comunque (stato) costellato di persone che hanno co-costruito insieme a loro un percorso positivo. Nei campioni o nelle persone di successo vediamo solo il risultato finale, quasi mai il percorso compiuto.

Ci sono giovani di successo che non nascono da famiglie necessariamente perfette o senza difficoltà, che non hanno sempre e solo avuto un percorso “facile” ma che nel loro cammino, hanno incontrato qualcuno che ha creduto in loro.

Se essere orientati solo al raggiungimento del traguardo può essere causa di ansia e fatica, strutturare un percorso a tappe può garantire la riuscita del progetto. La soddisfazione, comunque, sarà anche nel percorso fatto, quando eventualmente l’obiettivo non è stato raggiunto.

Nulla è inutile avendo chiare le competenze e le conoscenze acquisite anche se non si dovesse arrivare alle copertine dei giornali, si tenderà ad una vita realizzata e soddisfacente, si potrà restituire amore e attenzione ricevuti, si potrà essere in grado di accogliere i sogni di qualcun altro.