La Mostra del Cinema di Venezia è terminata, forse con qualche sorpresa rispetto ai pronostici, ma con la soddisfazione di aver ritrovato il cinema in buona salute: il film che si è portato a casa il Leone d’oro è un documentario, “All the Beauty and the Bloodshed”, che racconta del potere delle case farmaceutiche e di un mondo ossessionato dal profitto economico.
Anche le pellicole italiane hanno dimostrato che il nostro Paese ha ancora desiderio di cinema: in questi giorni è in sala “Il signore delle formiche”, di Gianni Amelio, frequentatore assiduo della kermesse veneziana (ha vinto egli stesso il Leone d’oro nel 1998 con “Così ridevano”).
La storia è tratta da un drammatico caso giudiziario realmente accaduto negli anni ’60; Aldo Braibanti è un intellettuale esponente del partito comunista ed ex partigiano, nonché mirmecologo, ovvero studioso delle formiche. È un uomo colto, si dedica alla poesia e alla letteratura e nel paese natio, Fiorenzuola d’Arda, decide di creare un laboratorio artistico dove si possono aggregare i giovani interessati all’arte e alla cultura. Tra questi Ettore, giovane universitario, diventa il pupillo del professore e tra i due nasce una relazione omosessuale; la famiglia di Ettore accusa Braibanti di plagio e lo denuncia alle autorità provocandone l’arresto e di conseguenza innescando un lungo processo che condannerà l’uomo a nove anni di reclusione.
Anche per il giovane Ettore saranno anni difficili poiché menti retrograde lo faranno ricoverare all’interno di un ospedale psichiatrico dove subirà diversi elettroshock, com’era d’uso all’epoca. Sergio Perugini, critico della commissione Cei, ha scritto: “Nel complesso, Gianni Amelio si conferma un grande autore, cantore degli emarginati e dei dimenticati. Anche se forse nel film l’emotività prende il sopravvento sul rigore della narrazione”.
IL SIGNORE DELLE FORMICHE
di Gianni Amelio
paese: Italia 2022
genere: drammatico
interpreti: Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Leonardo Maltese, Sara Serraiocco, Davide Vecchi
durata: 2 ore e 14 minuti
giudizio Cei: complesso, problematico, per dibattiti