III DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)
Lo riconobbero nello spezzare il pane
(diacono Marco Florio)
La strada di Emmaus è la strada della nostra vita. La percorriamo carichi di sofferenza, di rabbia, di frustrazione, di impotenza. Non riusciamo più a fidarci di tutto quello che abbiamo imparato. La nostra esperienza si fa sterile, rischia di buttarci nell’indifferenza e poco per volta appiattisce il nostro sguardo. Ma è proprio mentre compiamo quel cammino che Dio non ci lascia da soli. Scrive Juan Arias: “Molta gente torna a Dio attraverso la strada della delusione e Dio si accontenta anche così.”
Gesù si fa vicino ai discepoli che camminavano verso Emmaus proprio nel momento in cui essi l’hanno messo in discussione. Cleopa sembra un po’ la figura di uno che conosce la buona notizia ma non la vive perché ha perso la speranza che essa porta. La speranza che è racchiusa nella Risurrezione di Gesù.
È quello che ci accade quando la fede si indebolisce. Non riusciamo, come Cleopa, a vedere la strada di Dio. Gesù rompe questa incredulità con la descrizione e l’interpretazione delle scritture che illuminano gli occhi e il cuore di Cleopa e anche il nostro. I due discepoli restano colpiti dalle parole di Gesù, ma sul loro cuore c’è ancora una patina di presunzione e di dubbio: manca l’umiltà di riconoscere. Ciononostante hanno bisogno di consolazione e invitano Gesù a restare perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto.
Gesù entrò per rimanere con loro. Questo invito è un primo riconoscimento che passa attraverso un cuore che si ammorbidisce, che si fa umile. Gesù allora si fa riconoscere. Fa riconoscere che Lui è l’Amore.
“Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero.” L’indirizzo che Gesù lascia ai suoi discepoli per poterlo incontrare è lì, nella mensa Eucaristica in attesa di fare festa con Lui, per sempre.
(Lc 24,13-35) Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba
e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore
mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la viae come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.