di Richard Eyre
paese: Gran Bretagna, 2017
genere: drammatico
interpeti: Emma Thompson, Fionn Whitehead,
Stanley Tucci, Anthony Calf
durata: 1 ora e 45 minuti
giudizio: interessante-bello
Secondo la legislazione anglosassone, i “precedenti” desunti dalle fonti legislative anteriori, operano come fonte di diritto. Il film di Richard Eyre si basa sul cosiddetto Children Act, la legge inglese del 1989 che assegna i doveri a genitori e tribunali dello Stato, affinché vengano tutelati i diritti dei minori e il loro benessere.
Fiona Maye è giudice dell’Alta Corte britannica ed è specializzata in diritto di famiglia: celebre per la serietà e l’autorevolezza dimostrate sul lavoro, si trova però in difficoltà con il suo matrimonio, poiché il marito Jack ne reclama l’attenzione e l’affetto che sono venuti a mancare a causa degli impegni serratissimi.
Fiona deve ora affrontare un caso difficile: Adam, un diciassettenne testimone di Geova, è malato di leucemia e ricoverato in ospedale rifiuta categoricamente (in accordo con i genitori) le cure e le trasfusioni di sangue necessarie per mantenerlo in vita. Il ragazzo è combattuto tra la deferenza verso le sue convinzioni di fede e il rispetto della legge che dovrebbe preservarne la salute.
La protagonista decide così, a dispetto della sua rigida etica professionale, di andare a trovare il giovane Adam in ospedale… l’incontro si rivelerà fatale per entrambi, poiché scardinerà alcuni precetti dati per fondamentali, affossati dai versi del poeta William Butler Yeats che Fiona legge con voce emozionata.
Tratta dal romanzo di Ian McEwan “La ballata di Adam Henry”, la pellicola si esprime con una cinematografia classica di cui è un perfetto esponente Richard Eyre, veterano regista del Regno Unito: egli stesso ha affermato di aver voluto sottolineare i dissidi tra l’esistenza pubblica e privata di una persona, e di essersi confrontato con lo scrittore, di cui è amico da molto tempo.
Il viso sempre corrucciato e severo, molto bello, di una matura Emma Thompson lascia trasparire il conflitto tra scienza e religione, tra legge e morale.
Graziella Cortese