Il Sudafrica ha vinto la sua quarta coppa del mondo di rugby, su dieci edizioni! La finale contro gli “All Blacks” neozelandesi è stata una partita intensissima e drammatica, dove hanno meritato gli applausi soprattutto, per entrambe le compagini, lo spirito di squadra e la capacità di resistere. Ritornano alla mente le scene del film del 2009 “Invictus” di Clint Eastwood, basato sulla vera storia dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela e del suo sforzo per unire una nazione divisa attraverso lo sport nazionale, appunto il rugby.

Nelson Mandela, interpretato da Morgan Freeman, è stato appena eletto presidente del Sudafrica dopo essere stato rilasciato dalla prigione, dove aveva trascorso 27 anni per la sua lotta contro l’apartheid. Il Sudafrica è ancora diviso e Mandela è consapevole che è necessario fare qualcosa di straordinario per unire la nazione. Decide di sfruttare l’opportunità offerta dalla Coppa del Mondo di Rugby del 1995, che si tiene in Sudafrica.

La squadra sudafricana, conosciuta come “Springboks” (antilopi saltanti), era un simbolo della supremazia bianca. Mandela incontra il capitano degli Springboks, Francois Pienaar, interpretato da Matt Damon, e spinge il Paese a sostenere la squadra. Occorre unire la nazione e dimostrare che il Sudafrica può superare il passato e avere successo come nazione multirazziale. Contro ogni pronostico, il Sudafrica sconfigge in finale (anche allora come nel 2023) la Nuova Zelanda.

Una storia che celebra il potere del perdono, dell’unità e della leadership di Nelson Mandela nel suo sforzo per costruire un nuovo Sudafrica.

Nella squadra degli Springboks del 1995 c’era un solo giocatore di colore; in quella che vinse nel 2007 due. Ora sono 11, guidati dal capitano Siya Kolisi, che ha sollevato al cielo, come il bianco Pienaar 28 anni fa, la Coppa del Mondo.

Il sogno di Mandela continua ad avverarsi. Abbiamo bisogno di leader così, in questi tempi così tristi. Capaci di passare dalla lotta contro l’oppressione e la violenza, dopo 27 anni di prigionia, ad azioni audaci di riconciliazione e pace.

Nel 1993 Mandela fu insignito del Nobel per la Pace con il leader dell’apartheid Frederik de Clerk. Nel 1994 il palestinese Arafat fu insignito del premio con gli israeliani Peres e Rabin. Nel 1978 l’egiziano Sadat e l’israeliano Begin ricevettero, assieme, il Premio Nobel. Il desiderio per la pace è invincibile. Deve diventare possibile.