Mel programma del Festival Culturale della Via Francigena venerdì 5 agosto, alle 18 nel salone del centro comunitario “Adriano Olivetti”, Francesco Sala ha presentato “Genesio l’attore santo” (edizioni L’Erudita) parlandone con Giacomo Bottino.

Proprio a Palazzo è ambientato questo romanzo: in chiesa alcuni ignoti hanno trafugato da una teca i resti di San Genesio, il patrono. Chiamato dal parroco, il capitano dei Carabinieri Malorni entra in possesso della copia di un manoscritto, l’originale è stato portato via dai ladri.

Ma chi era San Genesio? Nicomedia, 300 d.C. Siamo in un teatro dove l’attore comico Genesio sta provando con i suoi allievi attori (Fulvia e Critone) un nuovo lavoro.

Le prove vengono interrotte da Otone, capo della sicurezza imperiale, con un annuncio: Diocleziano, l’imperatore, ha deciso di affidare a Genesio la realizzazione di uno spettacolo satirico sui cristiani, minoranza che sta prendendo sempre più piede a Roma, scalzando l’antico culto pagano degli Dei olimpici e che per questo è perseguitata dall’Impero.

Per poter recitare bene la parte, Genesio chiede di conoscere prima gli usi e i riti dei cristiani così da poter mettere in scena una farsa efficace. Infiltratosi in una comunità di fedeli, Genesio conosce un anziano che gli insegna a pregare e lo introduce ai Sacramenti, il messaggio rivoluzionario di Cristo fa breccia nel suo cuore. Intanto le persecuzioni contro i cristiani continuano, si allargano e arrivano a coinvolgere persino la famiglia dell’Imperatore.

I cristiani a loro volta non si limitano alla preghiera: pianificano attentati ai templi pagani, Roma è sconvolta da violenze, incendi, tradimenti, delazioni.

Finalmente arriva il giorno dello spettacolo. Genesio, nel momento di mettere in scena il Sacramento del Battesimo dichiara davanti al pubblico e all’Imperatore in persona: “L’acqua usata per la farsa ha lavato la menzogna. Sono cristiano!”.

Nello sconcerto generale viene preso, disteso su un cavalletto e decapitato davanti a tutti.

Fulvia è arrestata, Critone riuscirà a scappare.

Da allora Genesio è il patrono degli attori.

La vicenda di Genesio – ispirata a un’agiografia del VI secolo, e ovviamente romanzata – ci racconta di come il potere ha sempre temuto e represso gli artisti controcorrente: una riflessione che rende questa storia di scottante attualità.

Gli appuntamenti del Festival sono ripreso venerdì 26 agosto, a Villa Pasta a Burolo, dove Alice Fumero ha presenterà il suo testo “Un’amicizia romantica: Clara Wieck e Johannes Brahms” (edizioni Le Mus); sabato 27, alle 21 alla Biblioteca di Settimo Vittone, Fabrizio Dassano ha curato la presentazione de “Il Cammino Balteo” di Roberta Ferraris e Franco Faggiani (Terre di Mezzo editore).