Una Laura Curino scintillante, mattatrice di consumata esperienza, alla presentazione della nuova stagione del Teatro “Giacosa”.

Si schermisce (“Ho dovuto ricorrere alla parrucchiera del centro commerciale, e si vede!”), gigioneggia un po’ con l’assessore Costanza Casali (“Tacco 10, tacco 12… avevo messo le scarpe col tacco in borsa e poi me la sono dimenticata: e così vicino a te sembro ancora più piccola…”) e annuncia una stagione “un po’ più leggera delle precedenti: perché, visti i tempi che abbiamo vissuto e stiamo tuttora vivendo, ne abbiamo bisogno, ridere fa globuli rossi e fa felicità”.

Sia chiaro: leggero, anzi lieve, non significa superficiale.

Ci mancherebbe.

La direttrice artistica del “Giacosa” annuncia una particolare attenzione all’adolescenza, a ragazze e ragazzi che, più di tutti, hanno patito gli anni della pandemia e faticano a riconquistare una “quasi normalità”.

Come? Ad esempio programmando per aprile “Risveglio di primavera” di Frank Wedekind, celeberrimo testo che, per la prima volta a inizio ‘900, ha portato sul palco turbamenti e solitudine adolescenziali.

A metterlo in scena sarà un gruppo di attori neodiplomati della Scuola del Teatro Stabile di Torino, diretti da Gabriele Vacis. L’assessore Casali ha poi, per un momento, “rubato il lavoro” a Curino annunciando per il 12 novembre uno spettacolo di nuova creazione, nato sotto l’egida di Ivrea Capitale del libro, scritto da Gianluca Favetto e curato, nella messa in scena, dalla stessa direttrice artistica, che racconterà di 22 (numero non scelto a caso…) cittadini eporediesi portatori di storie uniche e originali.

E ci sarà tantissimo altro, da Molière a Peppino De Filippo, da Vivaldi a Giorgio Gaber, a danza, gospel, a Morricone.

A San Giorgio, per la sezione “Fuori le mura”, in prima nazionale sarà proposto “Maria Urtica.

Un’infanzia nel ‘45” dal romanzo di Maricla Boggio, celebre drammaturga di origini canavesane: il 25 aprile, quando se no? Apertura il 6 novembre (all’Officina H) con l’attesissimo ritorno di Marco Paolini, autore e protagonista di “Sani!”.

Ci permettiamo di “spoilerare”: sarà un successo.

Ma guardiamo, per ora, alle note tecniche.

Fino a martedì 18 ottobre gli abbonati alla scorsa stagione hanno potuto confermare i propri posti rivolgendosi alla nuova sede del Contato del Canavese, in via Patrioti 13 (0125/64.11.61), o alla Galleria del Libro in via Palestro 70 (0125/64.12.12). Da oggi, mercoledì 19, solo alla sede del Contato, gli abbonati alla scorsa stagione che non abbiano confermato i propri posti nei giorni precedenti potranno cambiare posto (in base alle disponibilità) o tipo di abbonamento (“A” otto spettacoli, “B” sei spettacoli: anche in questo caso in base alle disponibilità rimanenti).

I nuovi abbonamenti saranno in vendita da giovedì 20 ottobre a venerdì 4 novembre da Contato o Galleria del Libro. Biglietti singoli: la vendita inizierà sabato 5 novembre in mattinata alla biglietteria del Teatro, per proseguire da lunedì 7 novembre nelle due sedi già citate.

E da domenica 6 novembre sarà possibile acquistare i biglietti anche on-line su www.ilcontato.it.

È tutto? No, abbiamo scordato di dire che la stagione ha per titolo “L’arte della vita”. Buon teatro a tutti.

m.s.