Risonanza magnetica all’ospedale di Ivrea: l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Alberto Avetta, ha sottolineato che “la commissione regionale Health technology assessment ha dato il via libera per la risonanza magnetica all’ospedale di Ivrea nell’aprile scorso, e mi aspetto quindi che l’Asl, con le procedure che vorrà scegliere, proceda all’acquisizione il più presto possibile”.
Insomma, problemi del direttore generale Stefano Scarpetta: ma i tempi tecnici per portare a termine la vicenda non sono brevi.
Il bando di gara è stato chiuso con un solo partecipante: l’aggiudicatario dovrà occuparsi dei lavori e dell’installazione della risonanza magnetica, tempo stimato un anno circa.
“A sentire Icardi, sembra che tutto vada bene. Circa la risonanza magnetica dell’ospedale di Ivrea, a gennaio l’assessore annunciava che non si sarebbe esternalizzato il servizio, ma che l’Asl To4 avrebbe provveduto all’acquisto in proprio, di fatto spiazzando la direzione; ora si limita ad auspicare che l’Asl installi in fretta il macchinario…”, è il commento di Avetta.
Nel question time l’assessore ha riferito anche sui ritardi dei lavori relativi al Piano Arcuri (posti letto in terapia intensiva e semiintensiva, adeguamento degli impianti tecnologici, ristrutturazione del vecchio ospedale di Chivasso), sostenendo di non avere nessun tipo di responsabilità, giacché il Governo precedente aveva scelto le singole Asl come soggetti attuatori.
Il suo auspicio è che i cantieri si avviino al più presto.
E infine sulle carenze negli organici denunciate dal Nursind (che ha parlato dei 14 milioni di euro che Asl To4 ha risparmiato nel corso del 2022 e che a suo giudizio avrebbero potuto essere destinati all’assunzione di personale: solo 27 infermieri assunti a tempo indeterminato a fronte di 89 cessazioni), Icardi ha detto che quei numeri vanno presi con le pinze, e rilanciato la nota dalla direzione generale che sottolineava l’impegno per le assunzioni, ma anche la difficoltà a trovare personale disponibile ad accettare i posti di lavoro nell’Asl canavesana.
“In sostanza – conclude Avetta – la Regione scarica la responsabilità sull’Asl To4 dipingendola come una realtà poco attrattiva, con difficoltà a trovare personale disposto ad andarvi a lavorare. Di fatto la Regione conferma tutte le criticità sollevate rispetto alla situazione della To4 ammettendo la sua impotenza. Resta il fatto che i ritardi sugli interventi infrastrutturali e tecnologici e le carenze del personale si ripercuotono sulla qualità delle prestazioni sanitarie erogate ai canavesani. Ancora una volta, a fronte delle laconiche risposte in aula dell’assessore Icardi, c’è da chiedersi se l’Asl To4 faccia ancora parte del Piemonte e cosa ci stia a fare la Regione, se si limita a fare da spettatrice”.
Redazione Web