Sarà che andavano celebrati i 150 anni del corpo degli Alpini, i 70 della Brigata Taurinense, i 100 (più 1) della Sezione Ana di Ivrea; sarà che il meteo ha prestato orecchio agli auspici degli organizzatori; sarà che c’era una gran voglia di “evento”… sta di fatto che una folla come quella riversatasi su Ivrea per la giornata clou del Raduno del 1° Raggruppamento della Associazione Nazionale Alpini (quello che comprende le Sezioni di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Francia), da tanto tempo non la si vedeva.
Decine di migliaia di penne nere con familiari e amici al seguito (22 mila gli alpini presenti, secondo i dati forniti dall’organizzazione) hanno fatto felici, nel weekend, gli esercizi cittadini e dei dintorni, i professionisti della ristorazione innanzitutto.
Applausi meritatissimi per i soci della Sezione di Ivrea, capeggiata da Giuseppe Franzoso, che hanno organizzato tutto impeccabilmente. Il clou della manifestazione, ovviamente, è stata la grande sfilata di domenica mattina: le penne nere convenute si sono accodate alla Fanfara della Taurinense, marciando per un paio di chilometri nel centro cittadino.
Ad aprire il corteo, il Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini accompagnato dal presidente Sebastiano Favero e dal generale Nicola Piasente, comandante della Brigata Taurinense (fresco di cittadinanza onoraria di Salerano).
Le carrozze trainate da cavalli hanno condotto in parata i reduci della Seconda Guerra Mondiale; dietro a loro i volontari della Protezione civile del 1° Raggruppamento, gli alpini in congedo giunti dalla Francia, la Sezione di Intra e le liguri, poi le piemontesi – particolarmente nutrite le rappresentanze di Torino, Cuneo, Saluzzo, Valsusa e Biella, città candidata a ospitare l’Adunata nazionale del 2024 –; a chiudere, gli alpini valdostani e infine i padroni di casa eporediesi.
Ogni Sezione è stata affiancata da un rappresentante della Taurinense, applauditissimo è stato il passaggio dei muli come quello di alcune gigantesche bandiere italiane.
L’attenzione è stata catturata anche dalla presenza di un gruppo di donne in abiti tradizionali canavesani e di gruppi indossanti le uniformi storiche della Grande Guerra.
La parata si è protratta per più di tre ore, e al termine si è avuto il passaggio di consegne tra il presidente degli Alpini di Ivrea Giuseppe Franzoso e il suo omologo aostano Carlo Bionaz: sarà infatti la Sezione valdostana a organizzare, a settembre 2023, il prossimo Raduno del Raggruppamento.
Nei tre giorni è stata molto visitata la Cittadella degli Alpini in piazza Freguglia, spazio espositivo allestito da uomini e donne della Brigata Taurinense, che hanno messo in mostra mezzi, materiali ed equipaggiamenti in dotazione alle truppe alpine dell’Esercito: oltre 10 mila le persone che hanno fatto tappa agli stand, tra cui quello dedicato ai più giovani e alla montagna, con una parete di arrampicata e una pista da sci di fondo.
Particolarmente significativi anche gli eventi che, il sabato, hanno preceduto la grande sfilata domenicale: la riunione dei presidenti delle Sezioni del 1° Raggruppa-mento, l’alzabandiera e gli onori ai Caduti, e la Messa celebrata dal vescovo di Ivrea, alla presenza di centinaia di alpini e delle autorità civili e militari. “Rimanete aggrappati alle vostre radici forti – è stata l’esortazione di monsignor Cerrato –, per continuare a portare frutto…”.