Sotto l’egida di Ivrea Capitale del Libro 2022 e con la collaborazione tecnica dell’associazione Rosse Torri, Ismel e Csc-Archivio Nazionale Cinema Impresa presentano la serata “Zolfo. Un chimico e un attore raccontano l’oro del diavolo”, con Gabriele Vacis e Salvatore Coluccia: mercoledì 6 luglio alle 21.30 nel parco dell’Archivio Nazionale Cinema Impresa in viale della Liberazione 4 (o, in caso di maltempo, al Teatro “Giacosa”).

La serata è curata da Elena Testa e Giovanni Ferrero.

Ingresso gratuito.

Per informazioni e prenotazioni: cinemaimpresa@fondazionecsc.it, 331/61.83.115.

Vacis leggerà “Ciàula scopre la luna”, celebre novella di Luigi Pirandello scritta nel 1912.

Protagonista è Ciàula, ragazzo che lavora in una miniera di zolfo. Riga dritto, lavora e ubbidisce.

Non è preoccupato per il buio della miniera, ne conosce bene le gallerie: ma ha paura del buio della notte. È proprio nella notte più nera che viene travolto dalla luce lunare e scopre una bellezza che lo lascerà senza fiato.

Vacis improvviserà la lettura del testo accordandosi al ritmo delle immagini di “L’industria degli zolfi di Romagna e Marche” (1923-25), restaurato dall’Archivio Nazionale Cinema Impresa.

Una sonorizzazione parlata, un dialogo possibile grazie alla grande esperienza attoriale di Gabriele Vacis.

L’esperimento sarà introdotto da Salvatore Coluccia, professore di chimica e divulgatore appassionante, che inquadrerà lo zolfo, uno degli elementi della tabella periodica di Mendeleev, nella Storia fino alla nascita dell’industria.

Citato nel libro della Genesi e in Omero, questo elemento ha segnato la vita dell’uomo dalle origini a oggi, nel bene e nel male.

La tabella degli elementi oggi è sempre più una tabella geopolitica che segna conflitti e speranze della nostra civiltà.

Sarà una serata “sulfurea” e densa di linguaggi, da cui non si potrà uscire senza aver imparato qualcosa.