Non vi è alcun dubbio che moltissimi enti – associazioni, club, Pro Loco, circoli, ecc. – tra cui le Caritas nel territorio diocesano, vedono la luce grazie all’apporto di energie e competenze, di uomini e donne che desiderano essere utili in campo sociale, in svariati settori, attingendo alle risorse di persone che si rendono disponibili volontariamente e gratuitamente per attività che comportano dispendio di tempo, energie e offrendo esperienze di vita molto preziose.

Il volontariato è un’immensa risorsa che supplisce egregiamente in tanti settori ove l’ente pubblico non è presente o non riesce – per lungaggini burocratiche, leggi e leggine, lacci e laccioli o condizionamenti politici – ad essere presente nei tempi e misure adeguati alle necessità.

Queste attività, soprattutto quelle rivolte alla persona, richiedono un impegno umano non indifferente, trattandosi di supportare in modo concreto coloro che hanno difficoltà a vivere secondo giustizia, non avendo i mezzi sufficienti a sviluppare un modus vivendi degno di un cittadino normale.

Il lavoro di questi volontari richiede molta pazienza, disponibilità all’ascolto, capacità di relazione e conoscenza delle risorse del territorio per la ricerca, quando possibile, della soluzione ottimale per ogni caso.

Il volontario non si aspetta ricompensa ma è gratificato dall’opera stessa che svolge per il prossimo: è sufficiente come premio l’essere riuscito a risolvere, almeno in parte, i problemi che gli sono stati presentati.

I volontari sono nella stragrande maggioranza pensionati aventi più tempo a disposizione per applicarsi nell’aiuto a chi è nel bisogno; sono persone che pensano sia giusto collaborare secondo le proprie capacità ed esperienze a favore del prossimo in difficoltà: è una dimostrazione in antitesi con l’individualismo.

Ma non tutti i volontari sono pensionati: vi sono anche coloro che essendo impegnati in attività lavorative, con grande sensibilità sociale, offrono e fanno quanto è loro possibile.

Qui di seguito presentiamo una lodevolissima iniziativa nata nell’ambito di alcune aziende dell’eporediese, che riconoscono il valore del volontariato, evidenziando la grande sensibilità dei dipendenti verso i settori sociali dove è più necessario esprimere concretamente solidarietà.

L’azienda “Tesi” da sempre svolge un ruolo attivo a favore del territorio in cui opera facendosi promotrice di attività di concreta solidarietà mediante il sostegno di progetti e la sponsorizzazione di iniziative artistiche, sociali e culturali.

Sostenere le realtà solidali che si occupano di volontariato significa per coloro che operano nella “Tesi” esprimere la vicinanza alle persone bisognose del nostro territorio: per questo sono stati consegnati nel periodo pasquale alla Caritas di Ivrea ben 69 kg di alimenti.

Profonda gratitudine a coloro che nella “Tesi” – e anche ai volontari nelle aziende Microlis, Osai-AS, Seica e Tiesse – hanno voluto cogliere l’occasione del periodo natalizio, per dedicare un gesto e un pensiero concreto a chi è nel bisogno.

È una forma di lodevole volontariato da diffondere tra tutti coloro che, non potendo svolgere un’attività diretta in quanto lavoratori, programmano tra i colleghi iniziative che fanno della solidarietà una delle tante ‘’porte’’ che si aprono alla collaborazione per la creazione di un mondo migliore.

La Caritas non può che plaudire a queste iniziative che consentono di offrire aiuti più adeguati alle reali necessità: esprimiamo una sincera e profonda gratitudine anche a nome di coloro che usufruiscono di questi aiuti!

Nel periodo delle feste natalizie e pasquali si assiste ad un vero eccesso consumistico anche di cose non necessarie per il solo gusto dell’acquisto o del regalo.

Ma nel medesimo periodo vi sono migliaia di persone che non possiedono neanche un Euro per godersi un caffè: a titolo di esempio, solo nell’eporediese e immediati dintorni, vi sono oltre 900 famiglie che si rivolgono alla Caritas per aiuti.

Una ben conosciuta massima in ambiente Caritas recita: “l’aiuto anche del poco di tanti diventa molto per chi non ha niente”.

E allora, ancora un sincero grazie a tutti i volontari, pensionati e non, per l’impegno e sensibilità verso chi ha difficoltà a vivere dignitosamente.

Diacono Emiliano Ricci (Direttore Caritas Diocesana)

Redazione Web