(elisa moro) – Con fermezza e commozione, sono risuonati quei “Sì, lo voglio… Con l’aiuto di Dio lo voglio”, le promesse dei novelli diaconi, Matteo Maria Bessone e Alessandro Codeluppi C.O., di fronte alle incalzanti domande previste nella Liturgia dell’Ordinazione.
Una celebrazione intensa e densa di significato quella vissuta, sabato 1 luglio, ad Ivrea, in Cattedrale, che ha visto la presenza di numerosi sacerdoti, parenti, amici dei due ordinandi.
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Intensa e raccolta la Liturgia, curata musicalmente dalla Cappella del Duomo “Santa Maria Assunta” diretto dalla Maestra Ausilia Fiorina e coadiuvato dai musicisti Alessandro Veneri, all’organo, e Mattia Iseppato, alla tromba.
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Due storie di vita differenti e affascinanti quelle di Matteo Maria e Alessandro: il primo proveniente dalla Comunità di Don Domenico Machetta, la “Fraternità di Nazareth” di Bairo Canavese, che lo ha visto maturare nella scelta vocazionale; il secondo, oratoriano, facente parte della neo eretta Congregazione di San Filippo Neri di Ivrea.
Due giovani uomini, che nel corso degli anni di formazione hanno maturato esperienze umane e lavorative importanti, provenienti da due “famiglie” – non solo quelle di origine ma quelle spirituali – che hanno voluto essere presenti a questo momento: Don Domenico Machetta e le Suore della Fraternità; ma anche il Padre Procuratore della Congregazione dell’Oratorio, Michele Nicolis e numerosi Padri, provenienti da Case oratoriane italiane.
Momenti intensi, come al canto delle Litanie dei Santi, dove gli ordinandi, prostrati a terra dinanzi all’altare, citando le parole dell’omelia – integralmente ripresa nel video – di Mons. Edoardo, domandano a Dio che “la loro vita si spalanchi all’amore di Colui che li ha scelti e chiamati ad essere di Cristo ancor più intimamente e fortemente di prima”, disposti costantemente ad aprirsi per accogliere il Dono immenso, ed immeritato, di essere al Suo servizio.
L’elemento centrale di tutta la liturgia diaconale, legato da sempre al servizio della Parola e del Pane, è il richiamo costante all’umiltà, non solo nel servizio concreto ai fratelli, ma nel rinnovamento di sguardo e di cuore, nella “vita generosa e casta”, come ricorda la Liturgia, che diventa un cammino di libertà da tutte le catene umane, in una costante ricerca del Volto (Salmo 26) affascinante di Cristo e nella profonda e realistica consapevolezza di essere “vasi di creta” (2 Cor. 4, 7), servitori ed entusiasti continuatori dell’opera di Redenzione.
Accompagnando i due nuovi Diaconi nel cammino verso il sacerdozio, non si può allora che augurare loro quanto la Liturgia ha cantato, che siano “esempio di ogni virtù, sinceri nella carità, premurosi verso i poveri e i deboli, umili nel loro servizio, retti e puri di cuore, vigilanti e fedeli nello spirito”, nella verità di vita che illuminò il cammino spirituale del teologo Han Urs Von Balthasar: “no, tu non servirai, tu sarai preso a servizio”.
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La gallery che offriamo, insieme al video, perché resti a documentare questa bella giornata di Fede, certo molto importante e significativa per tutta la Chiesa che è in Ivrea, permette di cogliere inquadrature che spesso sfuggono al nostro sguardo: sappiamo che il coro ligneo della Cattedrale è una vera e propria opera d’arte, tanto famosa, quanto, per solito, evidentemente celata alla vista di chi partecipa alla Liturgia.
Ebbene, abbiamo allora ripreso una ad una le bellissime formelle intarsiate, ciascuna recante l’immagine di un Santo.
Sono ventisette e si potranno tutte ammirare in gallery.
Buona visione e buon ascolto.
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