Una grande partecipazione ha contraddistinto l’omaggio che, per iniziativa del Vescovo monsignor Edoardo Cerrato, la diocesi di Ivrea ha voluto tributare lo scorso fine settimana a monsignor Arrigo Miglio, suo illustre figlio creato Cardinale nell’agosto scorso da Papa Francesco.
Qui di seguito volentieri pubblichiamo il ringraziamento che il Cardinale ha voluto far pervenire ai canavesani attraverso il nostro giornale.
Dalle pagine del Risveglio Popolare desidero rivolgere un vivo e commosso ringraziamento per la giornata vissuta in Cattedrale la scorsa domenica 9 ottobre.
Un grande grazie in primo luogo al Vescovo monsignor Edoardo per l’invito e per l’occasione che mi ha offerto e grazie anche per il prezioso dono della croce e dell’anello.
Grazie al Vescovo monsignor Luigi che ancora una volta mi è stato accanto: un lungo cammino, a partire dal 16 gennaio del ’67, il giorno dopo il suo ingresso in Diocesi, quando accolse la mia disponibilità a ricevere gli Ordini del Suddiaconato e del Diaconato, fino al 23 settembre dello stesso anno quando mi ordinò prete nella chiesa parrocchiale di San Giorgio.
E poi sempre, fino all’ordinazione episcopale del 25 aprile 1992 e fino ad accogliermi come suo successore a Ivrea il 25 aprile 1999 e fino a domenica scorsa, quando l’intensa e calorosa liturgia vissuta in Cattedrale mi ha aiutato a realizzare che la “sorpresa” fattami da Papa Francesco era davvero una cosa seria ma al tempo stesso, guardando alla persona di Chi mi è stato ed è ancora padre del mio cammino sacerdotale, mi ha aiutato a relativizzare ciò che rischia sempre di essere troppo esteriorità e a capire invece sempre di più cosa vuol dire una vita totalmente donata e spesa per il cammino della Chiesa e per la sua missione di Pace e di Riconciliazione.
Grazie al Capitolo della Cattedrale per la solenne accoglienza e ai tanti e cari sacerdoti che hanno voluto concelebrare con me la Santa Eucaristia, con il Coro al gran completo, con le religiose presenti e con i tanti volti che ho rivisto non senza commozione, ogni volto una storia ed un legame di vita.
Monsignor Edoardo mi ha portato il saluto dei Cardinali Bertone e Bertello e voglio qui ringraziarli non solo per la loro vicinanza ma soprattutto per il loro lungo e intenso servizio al Papa e alla Santa Sede, per tutti noi un invito alla fedeltà verso il Papa e verso la Chiesa tutta. Chiedo a tutti di accompagnarmi con la preghiera, affinché possa fare ancora qualcosa di utile per la Chiesa e per i fratelli specialmente i più poveri.
Un primo “nuovo” servizio che mi è stato chiesto, come dicevo domenica scorsa, è quello di accompagnare l’attuale cammino della diocesi di Iglesias, in questo momento sede vacante, che si prepara a ricevere un nuovo pastore: ho rivisto le povertà di quel territorio, direi ancor più pesanti di quelle conosciute 30 anni fa, ed è un discorso che vale più o meno per tutta la regione e per varie altre del nostro Paese.
Preghiamo per le povertà dei Paesi lontani ma non dimentichiamo le povertà e le sofferenze di casa nostra e chiediamo al Signore di aiutare tutte le nostre comunità a essere un laboratorio di impegno sociale, di vera solidarietà, di accoglienza e di nuova speranza.
Vi penso e vi ricordo sempre con gratitudine e fin da ora vi rivolgo l’invito per il giorno 23 novembre prossimo, quando avrà luogo la “presa di possesso” del Titolo cardinalizio che mi è stato assegnato, la Basilica di S. Clemente I in Roma, non lontana dal Colosseo e da San Giovanni in Laterano.
Cardinale Arrigo Miglio