Ancora un passo lungo il cammino che ci porta a meditare il Sacramento della Confessione, compiuto grazie alle catechesi preparate per i Lettori e per tutto il popolo di Dio dal Vescovo di Ivrea, Mons. Edoardo Aldo Cerrato, in questa Quaresima 2024.

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Oggi si entra – per dir così – nel vivo, richiamando la lezione del Catechismo della Chiesa Cattolica, laddove, in particolare, insegna che, nella celebrazione di questo Sacramento, due elementi sono ugualmente essenziali: il primo, l’azione di Dio, attraverso la Chiesa che, mediante il Vescovo ed i Sacerdoti, concede il perdono dei peccati, nel nome di Gesù.

Il secondo è costituito dagli atti dell’uomo che si converte, sotto l’azione dello Spirito Santo.

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Quella conversione che è come un denominatore comune di tanta parte della Scrittura, sicchè non si può fare a meno di ripensare, ad esempio, a quanto il Lezionario di ieri, martedì, ci ha presentato, con la Lettura di quella parte così commovente della Parola di Dio (Is 1, 10.16-20):

«Su, venite e discutiamo
– dice il Signore.
Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana.
Se sarete docili e ascolterete,
mangerete i frutti della terra.
Ma se vi ostinate e vi ribellate,
sarete divorati dalla spada,
perché la bocca del Signore ha parlato».

Davvero, come resistere ad un Dio a tal punto desideroso di non perdere la propria creatura, così da essere persino disposto a “discutere” con essa?

Ascoltiamo la parola che il Vescovo affida al web perché possa restare sempre disponibile, perché ne facciamo tesoro e, nel tempo, la riascoltiamo e meditiamo.