Il Tribunale del Riesame non è d’accordo con la Procura della Repubblica: la sospensione per gli otto agenti di Polizia penitenziaria, accusati da due reclusi di aver inflitto loro botte, violenze e tortura, è stata revocata.
La corte, presieduta dalla giudice Loretta Bianco, ha infatti accolto il ricorso presentato dagli avvocati Enrico Scolari, Mario Benni e Celere Spaziante, legali di 7 degli 8 agenti sotto accusa, che sono riusciti a dimostrare come non ci fossero riscontri oggettivi “alle dichiarazioni delle persone offese”.
Nello scorso mese di dicembre la Procura eporediese aveva chiesto e ottenuto, dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ivrea, la sospensione per un anno per i suddetti otto agenti di Polizia penitenziaria.
Il provvedimento era giunto a seguito dell’inchiesta del pubblico ministero Valentina Bossi, che aveva visto coinvolte in tutto 45 persone, tra direttori, medici e agenti, indagati per le presunte botte e torture subite dai detenuti in carcere.
La decisione del Tribunale del Riesame può certamente considerarsi un punto a favore degli agenti accusati, ma non è la conclusione della vicenda: restano infatti indagati per i reati a loro attribuiti, ma nel frattempo potranno essere reintegrati sul posto di lavoro.
Redazione Web