Parte dalla Capitale italiana del libro 2022 il lavoro per la costruzione del Manifesto per il futuro del libro e della lettura: è l’eredità che Ivrea lascerà alle prossime città designate e, in generale, al mondo editoriale e culturale.
Il progetto è realizzato in collaborazione con il Salone internazionale del libro di Torino ed è stato uno dei punti centrali del dossier di candidatura al titolo conferito dal Ministero della Cultura il 16 febbraio 2022.
Alla costruzione del documento parteciperanno oltre 100 professionisti e operatori del mondo editoriale che si confronteranno nelle prossime settimane in cinque incontri digitali.
Il Manifesto cercherà di essere punto di riferimento per un settore, quello editoriale, che vive una profonda trasformazione e si pone domande cercando di immaginare il libro “che verrà”: fisico o digitale? Iconico o didascalico? Qualità o quantità?
Questi tre spunti, alla base del dossier di Ivrea, sono oggi i punti di partenza per la costruzione del Manifesto composto da 22 lemmi che esprimeranno l’eredità di Ivrea Capitale del libro spalancando una finestra sul futuro della lettura.
Il progetto è realizzato in accordo con Ministero della Cultura e Centro per la promozione del Libro e della Lettura e in stretta collaborazione con Regione Piemonte e Salone internazionale del Libro di Torino.
“Abbiamo fortemente voluto questo Manifesto – sottolinea l’assessore Costanza Casali –. Sin dall’avvio del percorso di candidatura abbiamo pensato a Ivrea come una vera Capitale, cioè una città al servizio del Paese, caratterizzata da un programma di appuntamenti in cui tutta Italia potesse riconoscersi e con un obiettivo forte, capace di proiettare la cultura nel futuro. Nel corso di quest’anno abbiamo messo in dialogo il libro con altre discipline, in particolare l’arte e la musica. Oggi con i lavori per il Manifesto, insieme agli altri attori istituzionali e agli operatori del mondo editoriale che parteciperanno, realizzeremo un documento che possa diventare un timone per il libro del futuro”. “In poco più di anno – aggiunge Paolo Verri, coordinatore del programma di Ivrea Capitale del libro – oltre cento iniziative realizzate dalla comunità eporediese costituiscono il trampolino di lancio per il futuro del libro. Ivrea 2022 non si conclude affatto, anzi: il manifesto che realizzeremo in collaborazione con Cepell, Salone del Libro e Ipsos, nonché la presentazione pubblica del progetto della nuova Biblioteca, sono i capisaldi di una versione fortemente ‘glocal’, secondo l’insegnamento di Olivetti: fare bene localmente per fare bene globalmente. Speriamo di avere buone idee per il futuro di un oggetto che ancora oggi costituisce il punto di partenza e arrivo di ogni forma di sapere e di narrazione…”.
Redazione Web