La serata di venerdì scorso, presso la Sala dell’ex Seminario minore ad Ivrea, è stata una vera e propria occasione per imparare e approfondire il tema del digitale, nella Chiesa ma non solo.
Un incontro di formazione, quindi, sul rapporto tra la Chiesa e il continente digitale, nel territorio dello storico distretto informatico del nostro Paese fondato dall’imprenditore Adriano Olivetti.
L’occasione è stata quella della presenza in città di Fabio Bolzetta, esperto di web, autore del libro “La Chiesa nel Digitale” con la prefazione di Papa Francesco, edito da Tau editrice e promosso dall’Associazione dei Web Cattolici Italiani (WECA).
Un’occasione per affrontare le opportunità pastorali nella rete, condividere riflessioni sulle criticità nel mondo dei social media e promuovere la cultura di una adeguata formazione.
Una necessità per chi è impegnato nella comunicazione sociale ma anche, rivolgendo una attenzione particolare verso le nuove generazioni, per educatori, insegnanti, genitori, presbiteri e religiosi.
L’incontro è stato organizzato dall’Ufficio diocesano delle Comunicazioni Sociali. Introducendo l’evento, il vescovo monsignor Edoardo Cerrato ha sottolineato la sfida che, a partire dalle pagine del libro, si proietta nella comunità: “Il titolo del libro – ha detto il vescovo Edoardo – non definisce la Chiesa digitale ma rimanda alla Chiesa presente, come comunità, anche nel digitale. Penso che la sfida oggi non sia di diventare esperti ma consapevoli delle potenzialità del mezzo. Il passo successivo – ha ancora detto il vescovo – riguarda l’adozione di tali strumenti per essere a servizio come, per esempio, nella pastorale; non per sostituire ma per promuovere l’incontro in presenza”.
Nel suo intervento, Fabio Bolzetta, presidente di WECA, giornalista e docente a contratto presso l’Università LUMSA di Roma, ha letto le prime righe del testo elaborato dall’ormai noto software “ChatGPT” alla quale aveva chiesto di “scrivere un discorso sulla chiesa nel digitale destinato alla diocesi di Ivrea”: il risultato è stato abbastanza impressionante, oltre che indicativo dei livelli di sviluppo già raggiunti dall’intelligenza artificiale.
Bolzetta ha poi affrontato i tanti temi che coinvolgono noi con il digitale, il nostro vivere ed operare “dentro” al digitale.
Sfide e paure, opportunità e crescita si parano costantemente davanti alle scelte che dobbiamo fare confrontandoci col web: “scegliere di non navigare”, abdicando all’impresa e lasciando ad altri (con agende e fini magari del tutto diversi dai nostri) il compito di portarla avanti; “navigare a vista”, con gli scossoni dell’approssimazione all’utilizzo del mezzo; oppure “navigare senza naufragare”, per essere professionalmente presenti e all’altezza della sfida che il digitale ci porta in casa, come aveva sottolineato nella sua introduzione il responsabile dell’Ufficio diocesano delle Comunicazioni Sociali.
Redazione Web