L’importanza della famiglia cristiana nello sviluppo di nuove vocazioni è al centro della catechesi che il Vescovo di Ivrea, Mons. Edoardo Cerrato, affida al web in questa settimana.

La riflessione del Presule prende le mosse dal vicino evento ecclesiale, che ben ricordiamo e che abbiamo documentato con l’articolo di Elisa Moro: l’ordinazione diaconale di Don Matteo Maria Bessone e Padre Alessandro Codeluppi CO, celebrata sabato 1 luglio in Cattedrale

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e, di seguito, il filmato con ampi stralci della Celebrazione: filmato molto seguito dai nostri Lettori, se è vero che, in meno di 10 giorni, ha già superato le 800 visualizzazioni direte sulla piattaforma You Tube.

Ma il messaggio non è soltanto (ri)evocativo: il Vescovo intende richiamare l’attenzione su un elemento importante per le vocazioni stesse.

La vocazione è sempre una chiamata di Dio e l’assecondarla pienamente, aderirvi con il dono della vita, dire il proprio sì, è una scelta della persona chiamata.

Ma ha altresì una grande importanza – qui il passaggio forse più esigente della catechesi – il “terreno” nel quale germoglia e cresce fino ad esprimersi compiutamente, questa risposta.

Questo terreno è la famiglia.

Tanto la famiglia d’origine della persona, quanto, così spesso, la famiglia religiosa che frequenta, come è successo proprio nel caso di Matteo ed Alessandro, rispettivamente con la “Fraternità di Nazareth” di Bairo e la Congregazione dell’Oratorio di Ivrea, gemma della grande realtà fondata da San Filippo Neri.

Ma non togliamo altro tempo all’ascolto della Parola del Vescovo, invitando altresì i nostri Lettori ad iscriversi alla

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Buona visione e buon ascolto.