Come ha detto il vescovo Edoardo, con l’incontro mensile dell’Oratorio svoltosi la sera di lunedì 16 gennaio si è iniziato un cammino di catechesi “mistagogica”: vale a dire un tipo di catechesi che introduce nel mistero di Cristo andando dal visibile (liturgia, gesti, parole ecc.) all’invisibile (tutto ciò che questi elementi contengono in profondità).

All’inizio della serata non è mancato da parte di monsignor Cerrato un ricordo grato ed affettuoso del grande papa Benedetto XVI, con la lettura di parte del suo splendido testamento spirituale e l’invito a leggere i suoi scritti per far conoscere nella nostra comunità, e fuori di essa, la profondità del suo insegnamento.

Tutti possono comprenderli: papa Benedetto riesce infatti ad esprimere i concetti più alti con una chiarezza e semplicità che stupiscono.

Il Vescovo ha citato, tra gli altri, due titoli: “Introduzione al Cristianesimo” e “Introduzione allo spirito della liturgia”.

Benedetto XVI era un grande “appassionato” della liturgia, fino a dire che “nella liturgia il cielo tocca la terra”.

Un suo cerimoniere disse che “durante la liturgia si sentiva quasi fisicamente la sua immersione nel mistero”.

Proprio basandosi su alcuni scritti del grande pontefice e sulla Costituzione Conciliare “Sacrosanctum Concilium” il Vescovo Edoardo ha tenuto una profonda catechesi sulla liturgia.

La liturgia è opera di Cristo e noi vi partecipiamo anzitutto accogliendo la sua opera e unendoci a Lui che si offre al Padre per la nostra salvezza: solo in questo modo la liturgia diventa anche opera nostra.

Entrare nel mistero, uscire dalla nostra apparente autonomia, “perdere se stessi per entrare nella sacra liturgia” come ebbe a dire papa Benedetto; lasciarci condurre “dentro”, all’incontro con Dio che si esprime con un dialogo fatto di azioni e parole.

È l’azione sacra per eccellenza, la più grande che esista.

È nello stesso tempo umana e divina, il visibile orientato a realtà invisibili, la realtà presente a quella futura, alla Gerusalemme celeste dove canteremo al Signore con gli angeli e i santi.

Essi sono presenti alla Messa con Maria… e noi tutti siamo dentro a questa realtà!

La liturgia è il culmine a cui tende tutta l’azione della Chiesa e la fonte da cui trae tutta la sua energia.

È fonte di comunione e di carità fraterna.

È essenziale però partecipare con profonda consapevolezza, armonizzando la mente con le parole pronunciate.

La liturgia ha due dimensioni: discesa di Dio e ascesa dell’uomo. In tutte le altre religioni il protagonista è l’uomo che loda Dio, soltanto nel Cristianesimo la liturgia è un’azione di Dio che scende sugli uomini.

L’avvento di Cristo nell’incarnazione è il punto di incontro tra l’eternità e il tempo.

È Cristo che agisce, grazie all’azione dello Spirito Santo, attraverso il sacerdote.

Ed è proprio questa discesa che rende possibile la nostra ascesa!

Carla Zanetti Occleppo

Redazione Web