Marisa Bellisario: donna intelligente, spirito libero, manager intraprendente e lungimirante. Ma anche moglie, madre, femminile…
Nelle sue mille sfaccettature è stata ricordata e celebrata venerdì 8 settembre, alla sede di Confindustria Canavese, in un evento fortemente voluto da Patrizia Paglia, che non ha mancato di sottolineare come “il talento femminile sia una risorsa preziosa in tutte le realtà e organizzazioni“.
Culmine dell’evento è stata il momento in cui è stata scoperta una targa dedicata alla Bellisario – opera realizzata dal gioielliere Leonardo Caffaro su progetto dell’art designer Marina Zannini, in arte MiaMari – che reca una frase emblematica della grande manager, “La tecnologia è il miglior alleato che la donna abbia mai avuto“: quasi un richiamo alle studentesse italiane, il cui numero a livello nazionale nelle discipline Stem (Sciences, Technologies, Engineering e Mathematics) è ancora tristemente basso.
Una delegazione della Fondazione “Marisa Bellisario”, capitanata dalla delegata piemonese Valeria Ferrero, ha partecipato all’incontro; da remoto la presidente Lella Golfo ha illustrato i principi della Fondazione, laboratorio di crescita e scambi di idee dell’imprenditoria femminile, e rete che riunisce migliaia di manager, imprenditrici e giovani promesse, valorizzandone i meriti e favorendo le carriere al femminile.
Sul concetto del “far rete” declinato al femminile, come “elemento che incoraggia lo spirito di iniziativa e riduce il pregiudizio laddove ancora permanga”, si è soffermata anche Alberta Pasquero, amministratore delegato del Bioindustry Park e presidente del Gruppo Imprenditrici e Dirigenti del Canavese; Valeria Ferrero ha invece evidenziato che porre la targa nella sede di Confindustria Canavese è “un messaggio forte per non dimenticare mai che inclusione e valorizzazione del merito e del talento delle donne significano crescita, sviluppo e innovazione“.
L’evento di venerdì segna l’addio di Patrizia Paglia, dopo quattro anni di presidenza, alla guida di Confindustria Canavese: una gestione, la sua, caratterizzata dal trasformare la sede di Confindustria nella “casa” degli imprenditori e riassunta nella frase del vescovo monsignor Edoardo Cerrato – una bella sorpresa, la sua presenza -, che nel suo intervento ha commentato: “le cariche vanno e vengono, quel che si fa resta“.
Paola Ghigo