La cornice del centro convegni di Confindustria Canavese ad Ivrea è stata sede dell’evento “La medicina di territorio nel sistema sanitario piemontese. Il ruolo della diagnostica a sostegno del concetto di prossimità” promosso per tracciare il futuro e definire le best practices del settore.
L’appuntamento condotto dal medico e giornalista Federico Mereta e organizzato da Elaasta, acceleratore digitale eporediese per le aziende, ha visto i saluti istituzionali del vicesindaco di Ivrea Elisabetta Piccoli e dell’assessore Giorgia Povolo che ha delega per le Politiche giovanili e sociali, sistemi innovativi.
A fare gli onori di casa Andrea Cane, vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte, che ha colto l’occasione del confronto con i molti professionisti della salute per riflettere sull’amministrazione pubblica come servizio alla medicina.
“Occorre spostare il fulcro dell’assistenza dall’ospedale al territorio – si è detto durante l’intervento del consigliere regionale Andrea Cane –definendo un nuovo modello organizzativo per la rete di assistenza primaria in grado di individuare standard strutturali, tecnologici e organizzativi uniformi su tutto il territorio, per garantire a cittadini e operatori del Servizio Sanitario Nazionale il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza, facilitare l’individuazione delle priorità di intervento in un’ottica di prossimità e di integrazione, favorire la continuità delle cure per coloro che sono in condizioni di cronicità, fragilità o disabilità, che comportano il rischio di non autosufficienza anche attraverso l’integrazione tra il servizio sociale e quello sanitario”.
A seguire gli interventi del Direttore Generale dell’Asl TO4, Stefano Scarpetta, di Antonio Alfano Direttore della Struttura Complessa Laboratorio Analisi della stessa Asl, di Rossana Cavallo, Professoressa di Microbiologia e Microbiologia Clinica dell’Università di Torino, di Valeria Ghisetti Direttore Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale Amedeo di Savoia, di Pierangelo Clerici del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Biotecnologie Diagnostiche, di Franco Ripa, Responsabile Programmazione Sanitaria e Socio-sanitaria, Vicario Direzione Sanità e Welfare Regione Piemonte, hanno delineato le esigenze e le prospettive della diagnostica ripensata in un modello reticolare.
All’evento eporediese sono intervenuti in remoto il dr. Trenti Presidente di Sibioc e il dr. Antonio Antico Direttore Laboratorio Analisi Aulss Marca Trevigiana, che hanno portato le testimonianze della logica ‘point of care’ nelle esperienze dell’Emilia Romagna e del Veneto dove operano.
Gli auspici con cui i relatori hanno salutato i partecipanti rimandano al 2025, dove nuovamente ad Ivrea i massimi esponenti della diagnostica medica nazionale si incontreranno, e sono quelli di poter lavorare con obiettivo focalizzato sul cittadino, su dati diagnostici rapidi, precisi e decentrabili, sulla valutazione del costo diagnostico in funzione dell’appropriatezza terapeutica e sulla telemedicina come strumento, non come fine.
Redazione Web