Migliaia di cristiani vengono uccisi ogni anno per la loro fede: quasi 6.000 nel 2021.

Altri cristiani – sacerdoti, religiosi, missionari laici – perdono la vita non per odio religioso, ma perché accettano di vivere in contesti sociali di violenza, di sfruttamento, di degrado morale e ambientale, pienamente consapevoli e tuttavia disposti ad accettare il rischio pur di continuare a essere testimoni di fede e restare al fianco dei fedeli a loro affidati e che in loro confidano.

Nelle ultime due settimane cinque lutti hanno colpito la Chiesa.

Il 20 giugno in Messico, a Cerocahui, due padri gesuiti – Javier Campos, 79 anni, e Joaquim Mora, 80 anni – sono stati uccisi mentre tentavano di difendere una persona che, inseguita da uomini armati, aveva cercato rifugio nella loro chiesa.

Gli assassini hanno portato via i corpi dei due sacerdoti.

Ad Haiti il 25 giugno suor Luisa Dell’Orto, Piccola sorella del Vangelo di Charles de Foucauld, è stata uccisa nella capitale Port-auPrince da malviventi che l’hanno aggredita probabilmente a scopo di rapina. Aveva 65 anni.

Era in missione ad Haiti da 20 anni. Dirigeva la “Casa Carlo”, un centro in un quartiere poverissimo che aveva contribuito a ricostruire dopo il terremoto del 2010 e dove centinaia di bambini trovavano uno spazio sicuro in cui trascorrere le ore dopo la scuola.

In Nigeria il 25 giugno padre Vitus Borogo è stato ucciso da uomini armati che hanno fatto irruzione nella sua fattoria, la Prison Farm, a Kujama, nello stato nord occidentale di Kaduna. Padre Borogo aveva 50 anni.

Era cappellano della comunità cattolica del Politecnico statale di Kaduna e presidente della Associazione dei sacerdoti diocesani cattolici nigeriani.

Ancora in Nigeria, nello stato meridionale di Edo, il 27 giugno è stato rinvenuto il corpo senza vita di padre Christopher Odia Ogedegbe, ucciso dai malviventi che lo avevano rapito il giorno precedente mentre andava a celebrare la Messa.

Dei ragazzi avevano inseguito i rapitori riuscendo a catturarne uno. Nello scontro una persona è stata uccisa e altre sono rimaste ferite. Padre Ogedegbe amministrava la chiesa cattolica di San Michele a Ikabigbo ed era il direttore della scuola secondaria di San Filippo a Jattu. Aveva 41 anni.