La passeggiata di lunedi pomeriggio della Mugnaia, del Generale con un loro ampio seguito e dei Pifferi che ha attirato un gran bel numero di persone in barba all’Ordinanza del Sindaco in materia di prevenzione e lotta contro il coronavirus, ha sollevato un vespaio di polemiche, non solo sui social, che terranno banco per un certo tempo. Soprattutto poi quando il corteo lasciata Piazza del Rondolino dove la concentrazione di gente era notevole (come per altro dimostrano le nostre dirette Facebook) ha percorso Via Palestro e si è ritrovata ai piedi della scalinata che sale in Comune e nel gruppo è apparso anche il Sindaco sorridente e plaudente.

A scatenarsi per primo Articolo Uno con un comunicato che stigmatizza la presenza del Sindaco in barba alla sua propria ordinanza definendolo inaccettabile e irresponsabile (al pari evidentemente con chi ha comunque “organizzato” la sfilata).

In un comunicato arrivato poco dopo il Sindaco si difende affermando di essere sceso tra i passeggianti con l’intento di disinnescare la manifestazione, spiegare i motivi dell’ordinanza che metteva fine al Carnevale e per elogiare le forze dell’ordine che hanno mantenuto un ordine che avrebbe potuto degenerare, per usare le parole scritte del Sindaco.

Arriva in serata anche il comunicato della Fondazione del Carnevale che conferma gratitudine ai personaggi del Carnevale e aggiunge “In un lunedì di Carnevale eccezionale, e ci auspichiamo irripetibile, la Fondazione e l’Amministrazione comunale hanno pertanto reso omaggio in modo tangibile a Mugnaia e Generale i quali, in abiti civili, sono stati accolti dal Sindaco della città di Ivrea Stefano Sertoli per esprimere loro tutta la vicinanza della città ai valori dagli stessi rappresentati…”.