Nata la Congregazione dell’Oratorio! Eretta canonicamente l’8 dicembre da Papa Francesco.

È una grande gioia per me comunicarvi che oggi il Santo Padre Francesco ha riconosciuto il cammino di formazione oratoriana dei nostri carissimi don Andrea Plichero, don Riccardo Bigi e don Samuele Menini, a cui da tempo si è unito anche Alessandro Codeluppi; e con la Sua Autorità Apostolica ha eretto canonicamente la comunità in Congregazione dell’Oratorio di Ivrea. Ho atteso con fiducia questo momento, ma vi confido la mia commozione nel vedere la data del Rescritto: 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. A Lei, amatissima nostra Madre, affido ora il cammino della nuova Congregazione di diritto pontificio e la consacro al Suo Cuore Immacolato. Ringrazio Sua Santità e tutti coloro che in questi anni hanno voluto bene alla comunità oratoriana in formazione a Ivrea. So per esperienza che una Congregazione dell’Oratorio è un grande dono per la Chiesa diocesana. E ringrazio i carissimi Padre Andrea, Padre Riccardo, Padre Samuele e il chierico Alessandro per gli esempi di dedizione e di amore alla Diocesi che in questi anni hanno dato e che – ne sono certo – continueranno a dare. Ave, gratia plena, Dominus tecum! Tu sei la benedetta e benedetto è il frutto del Tuo grembo”! Con queste parole, durante la Santa Messa celebrata in Cattedrale ad Ivrea giovedì 8 dicembre, nella solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, il vescovo monsignor Edoardo Cerrato ha annunciato ai fedeli la fondazione canonica, da parte della Santa Sede, della nuova Congregazione dell’Oratorio di Ivrea. A questo proposito abbiamo rivolto al Vescovo alcune domande.

Eccellenza, è stata una sorpresa?

Sorpresa, in senso stretto, no. Una comunità oratoriana in formazione – e questa di Ivrea ha iniziato ad esserlo nel 2017, senza contare i tre anni vissuti dai tre attuali sacerdoti nel Seminario diocesano con il dichiarato intento di avviare, a suo tempo, il progetto della nuova fondazione –, se procede nel suo cammino dando “una dimostrazione soddisfacente e di una certa durata sia per quanto riguarda l’osservanza della vita comune, sia per quanto attiene alle attività da svolgere secondo lo spirito di San Filippo”, viene autorizzata dal Procuratore Generale della Confederazione Oratoriana – che la accompagna personalmente e attraverso suoi delegati – a chiedere al Sommo Pontefice il riconoscimento canonico come Congregazione dell’Oratorio. È ciò che è avvenuto. La sorpresa, se così si può dire, è stata che il Santo Padre – con Rescritto del competente Dicastero – abbia espresso la Sua approvazione proprio nel quarto centenario della canonizzazione di san Filippo Neri, e nella solennità della Immacolata Concezione della Vergine. Padre Filippo è il fondatore della Congregazione, ma lui ha sempre detto che fondatrice è la Madonna: centenario e festa di Maria Immacolata mi hanno fatto pensare alla verità di quanto il Padre diceva…

Brevemente, che cos’è una Congregazione dell’Oratorio?

È una comunità di preti secolari che svolgono ogni buona forma di apostolato pur avendo nell’Oratorio (filippino, non esclusivamente come lo conosciamo nella forma degli Oratori parrocchiali) la loro prima attività apostolica. Lo spirito che li anima è quello della famiglia: “una comunità familiare – dicono le Costituzioni – che vive in una casa canonicamente eretta e fa vita comune, i cui membri sono mossi più dallo spirito di carità che dalla regola; una vita impostata sul rapporto della mutua carità nella reciproca conoscenza, nel rispetto, nella quotidiana convivenza. Coltiva le relazioni fraterne in un clima di pace e di letizia interiore ed esteriore (alla quale debbono essere improntati il servizio divino in ogni sua espressione e la cura delle anime), affinché sia valido per i figli, come lo fu per il Padre, il motto: In letizia!”.

La vita di famiglia è retta da Costituzioni, diceva…

Certo, la spontaneità, come la libertà, non è assenza di vincoli. Le Costituzioni, approvate dalla Santa Sede, le medesime per tutte le Case oratoriane, indicano la “via” proposta da Padre Filippo. La fedeltà ad esse non solo non mortifica la spontaneità e la libertà: le rende mature; favorisce la crescita della persona.

Con la fondazione canonica i sacerdoti cessano d’esser diocesani?

Rispondo con le Costituzioni: “In virtù della sua particolare natura, la Congregazione nutre una spiccata predilezione per la Chiesa locale e la propria città”. Nel nome ufficiale di ogni singola Congregazione oratoriana eretta dalla Sede Apostolica è presente un elemento essenziale: non “Congregazione dell’Oratorio” e basta, ma “Congregazione dell’Oratorio di …: nel nostro caso “di Ivrea”. Incardinati in diocesi o nella Congregazione stessa, i preti oratoriani portano questo elemento nel loro DNA. Non è solo questione di servizio pastorale: è una impostazione fondamentale, pur nella specificità della appartenenza ad una Società di vita apostolica di diritto pontificio.

Eccellenza, a cosa si dedicano, nel servizio della diocesi, gli attuali preti della nuova Congregazione?

Cerco di sintetizzarlo. Ricordo che, nel tempo in cui fui Procuratore Generale della Confederazione che riunisce tutte le Congregazioni dell’Oratorio presenti nel mondo, a un prelato di curia di una diocesi che mi chiedeva: “Cosa fanno qui i suoi confratelli?” dissi: “Monsignore, chieda alla gente; ne sa più di quanto le posso dire io”. Si può fare l’elenco degli incarichi, ma che cosa essi significano, per la vita dei fedeli, è la gente che lo sa… Padre Andrea è direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Insegnamento della Religione Cattolica; docente di Religione presso l’Istituto Tecnico “G. Cena” e il Liceo Classico “C. Botta” di Ivrea; cappellano della chiesa cattedrale e assistente spirituale della Cappella musicale, Vicario episcopale per la Vita consacrata, assistente spirituale del Gruppo di San Pio da Pietrelcina di Ivrea. Padre Riccardo è amministratore parrocchiale di Loranzè e collaboratore nelle parrocchie limitrofe; coordinatore diocesano dei Gruppi di preghiera di San Pio; docente di Religione presso il Liceo Classico “C. Botta” di Ivrea; direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, cappellano della chiesa Cattedrale. Padre Samuele è l’amatissimo viceparroco della Parrocchia S. Maria Assunta di Ivrea e collabora anche con le parrocchie della Vicaria Urbana, il Santuario del Monte Stella e nelle chiese presenti nel territorio della Parrocchia della Cattedrale; cappellano della chiesa Cattedrale; de facto cappellano del Centro di preghiera delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione in Ivrea. Dentro a questi incarichi c’è tutto il ministero che i Padri svolgono in collaborazione tra loro: la cura pastorale della chiesa di S. Maurizio dove, tra l’altro, è garantito quotidianamente il servizio della confessione e della direzione spirituale; l’aiuto alle parrocchie della città e dei dintorni dove spesso sono chiamati a dare una mano; la instancabile attività di Cappellani della chiesa Cattedrale, dove curano, oltre al prezioso servizio liturgico, anche quello delle Confessioni e della preparazione ai sacramenti per giovani e adulti; la collaborazione con la cappellania dell’Ospedale cittadino e con le attività della Caritas diocesana; la collaborazione con il Vescovo negli incontri di catechesi a cui partecipano giovani e adulti della città e della diocesi; la formazione liturgica attraverso l’Oratorio musicale; l’accoglienza e il servizio pastorale, in S. Maurizio, a gruppi di giovani, famiglie, sacerdoti per giornate di ritiro e di formazione; il servizio alle comunità del Cammino Neocatecumenale e del Rinnovamento nello Spirito; i ritiri mensili e gli esercizi annuali delle Suore di Carità dell’Immacolata (Ivrea e Rivarolo); il prezioso servizio dell’insegnamento nella scuola, importante campo di missione dove si incontrano i giovani che spesso non si incontrano nei nostri ambienti ecclesiali, e non meno gli adulti che in essa insegnano…

Un dono per la Chiesa locale, ha detto nella Messa in Cattedrale…

Sì, un dono che continua! E che speriamo diventi ancor più ampio con nuove vocazioni. La prima già c’è: Alessandro, entrato da tempo nella comunità, impegnato nell’insegnamento di Informatica nella scuola statale e già partecipe – nell’attesa degli Ordini sacri – di diverse attività pastorali dei confratelli.

c.m.z

Redazione Web