Nicole (nome di fantasia) nello scorso mese di novembre era stata recuperata per strada da personale di un centro antiviolenza e convinta a rivolgersi alla Polizia di Stato. In quel periodo, per fuggire dai comportamenti ostili e violenti del compagno con cui aveva intrapreso una relazione sentimentale da qualche mese, aveva trascorso quasi 8 notti consecutive fuori casa, dormendo sulle panchine e rientrando in casa solo al mattino presto. In conseguenza, l’uomo era stato deferito all’Autorità Giudiziaria per maltrattamenti nei confronti della vittima.
Giovedì scorso, poco dopo la mezzanotte, gli agenti del Commissariato di Ivrea e Banchette sono intervenuti in un alloggio della città per la segnalazione di una lite in famiglia. Dall’alloggio si sentivano le richieste di aiuto di una donna e il trambusto di oggetti sbattuti.
Al loro arrivo, i poliziotti che, grazie al Protocollo EVA, erano già a conoscenza delle vicende pregresse del nucleo familiare, sono stati accolti da un uomo in stato di ebbrezza e da una donna che ha cercato subito di guadagnare l’uscita dall’abitazione, chiedendo ai poliziotti di portarla via.
Nicole racconta agli agenti di essere stata colpita dal compagno; presentava infatti una ferita lacero-contusa al labbro e un edema al volto.
Più volte in passato la donna era stata aggredita e denigrata dall’uomo che è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, dopo la convalida è stata applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima e Nicole è stata condotta dagli agenti del Commissariato in un domicilio in una località protetta.