Prende formalmente il via l’anno di Ivrea Capitale italiana del libro, con un weekend di grandi appuntamenti.

L’evento è partito venerdì 17 giugno, con la finale di “Incipit offresi”, torneo nazionale per aspiranti scrittori che si sfidano a colpi di incipit inediti.

Sabato 18 si è svolta la visita guidata alla Biblioteca dell’associazione Archivio Storico Olivetti che è stata replicata questa mattina, domenica 19 alle 10,30.

Sempre sabato, alle 18 al Museo “Garda”, e sempre rimanendo in ambito olivettiano, è stata inaugurata la mostra “Dodici libri per dodici mesi. Universo Olivetti, un caleidoscopio tra pagina stampata e opera d’arte”, dedicata ai libri strenna della collezione Olivetti, di cui ricorrono i 50 anni dalla prima pubblicazione.

Si tratta della terza mostra del progetto di valorizzazione della raccolta di opere d’arte Olivetti, oggi di proprietà Tim, composta da un migliaio di opere d’arte che tornano a essere visibili al pubblico in virtù dell’accordo tra Comune di Ivrea, Archivio Storico Olivetti, Tim e Olivetti.

Dalle 19, la “Notte bianca del libro” con negozi aperti, musica dal vivo e incontri con gli scrittori.

La Banda musicale della Città di Ivrea, ha dato il benvenuto, seguita dalle Fisarmoniche in Festa della Banda del Conservatorio di Vibo Valentia, città Capitale del libro 2021, in piazza Ottinetti.

In contemporanea gli aperitivi letterari: nei locali si sono avvicendati gli scrittori ospiti della festa di apertura con cui chiacchierare in compagnia di un buon bicchiere.

Nel frattempo una commissione presieduta dalla Camera di Commercio di Torino, sostenitrice della tre giorni di eventi, ha passeto in rassegna i locali ascoltando i suggerimenti degli avventori per decretare il miglior aperitivo che diventerà l’aperitivo ufficiale di Ivrea 2022 Capitale italiana del libro.

Alle 20,30 cena con gli scrittori: nei ristoranti della città si potrà cenare gomito a gomito con Beppe Fenoglio, partigiano e scrittore, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, che ha preso vita dalla voce di Gianmario Pilo e Bianca Roagna, direttrice del centro studi “Beppe Fenoglio”; di letteratura e guerra si è parlato con Gianluigi Ricuperati; Lisa Parola, curatrice d’arte, ha aiutato a capire cosa voglia dire “cancel culture”; Carlos Solito e Gian Luca Favetto hanno parlato dei loro viaggi, letterari e non; Gabriele Vacis, ha raccontato il libro di Antonia Spaliviero “La compagna Natalia”; Dario Voltolini e Luca Ragagnin hanno messo a nudo i loro cuori; e Paolo Bricco ha parlato della sua dettagliatissima biografia “AO Adriano Olivetti”.

Nel cortile del Museo Valentina Cervi ha presentato “La strada che va in città” di Natalia Ginzburg. E in chiusura Le Voci del Tempo, alle 22,45 in piazza Ottinetti, hanno riproposto “Direction home”, storia di Adriano Olivetti su musiche di Bob Dylan.

Per la giornata di oggi, domenica 19, infine, alle 14 inizierà la “Magica Parata del libro”: una festa itinerante nelle vie della città in cui si mescoleranno musica e parole, sotto la guida di Cosmo, cantautore, d.j. e produttore discografico eporediese, e del gruppo Ivreatronic, collettivo di ricerca nell’ambito della musica elettronica, e con le letture selezionate da Davide Gamba.

Il carro della “book parade” attraverserà le vie della città seguito dal pubblico in una vera esplosione di colori, suoni, balli e parole.

La festa di apertura di Ivrea Capitale italiana del libro è organizzata dal Comune grazie al contributo di Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, in collaborazione con Ascom Ivrea, Consulta del commercio di Ivrea, associazioni Archivio Storico Olivetti e To Locals.

Abbiamo immaginato una festa che arrivasse in tutta la città – spiega Costanza Casali, assessore a Cultura e Turismo –, non pensata solo per il centro o un pubblico specifico. Per questo abbiamo preparato un programma aperto, che coinvolge commercianti, famiglie e giovani. Tutti hanno aderito in maniera entusiasta sin dal momento della proposta, a riprova che per il successo di quest’anno di Capitale sarà determinante l’impegno di tutti. Ora bisogna lavorare coesi e in un’unica direzione, come una comunità, che è non a caso il tema del nostro dossier. In quel modo, sono certa, il germoglio di Ivrea Capitale italiana del libro darà frutti nel tempo”.