Al momento di festa vissuto la sera dei Santi Pietro e Paolo con l’istituzione dei nuovi Accoliti (nove aspiranti al Diaconato Permanente, uno all’Ordinazione presbiterale), si aggiungerà – sabato 2 luglio, alle ore 10.30 in Cattedrale – l’Ordinazione diaconale del seminarista Antonio Parisi, ritornato da Roma, dove, come alunno del Collegio Capranica, ha frequentato i corsi del triennio teologico presso l’Università Gregoriana ed ha conseguito il baccellierato in Teologia.

Don Antonio svolgerà il ministero diaconale nelle Parrocchie di Rivarolo, in particolare al servizio dell’Oratorio.

Gli abbiamo chiesto una parola sulla sua esperienza di servizio pastorale nel mondo giovanile.

La santità è il regalo più bello che possiamo offrire ai nostri giovani – risponde Antonio –. Il cuore dell’esperienza pastorale con i giovani è il cammino verso la santità come via di felicità e di realizzazione umana e cristiana nell’incontro vitale con Gesù Cristo e nel dono gratuito di se stessi. La santità è la vocazione unica e unificante di tutta l’umanità e anche la giovinezza, come le altre età della vita, è un tempo propizio per la santità. La Chiesa è ricca di una schiera di giovani santi che indicano il modo migliore di vivere quell’entusiasmante età della vita che è la giovinezza, basti pensare a san Luigi Gonzaga o a san Domenico Savio. Oggi più che mai siamo chiamati a riproporre senza paura la santità giovanile additando un percorso che punta alla misura alta della vita cristiana. Il cammino con e per i giovani comporta l’impegno di aiutare i ragazzi ad aprirsi ai valori assoluti e ad interpretare la vita e la storia secondo le profondità e le ricchezze del Mistero di Dio che ci abita. La santità è il regalo più prezioso che possiamo offrire ai nostri giovani ed è il contributo che la Chiesa si aspetta da ciascuno di noi. Proponendo la santità ai nostri ragazzi, siamo chiamati anzitutto a viverla in prima persona come testimoni di una comunità bella, buona, vera, giusta e profondamente radicata in Cristo. Solo a partire da questa coerenza è possibile accompagnare i giovani nella scoperta della vocazione alla santità a cui Dio chiama ogni persona”.