Arriva, da Torino, qualche novità sull’iter per determinare l’ubicazione del nuovo ospedale di Ivrea.

L’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Pd Alberto Avetta, fa sapere che è stata “stilata la graduatoria tecnica dei siti preferibili in base a una serie di parametri tecnici (ricordiamo che i siti individuati sarebbero quelli dell’area ex Ribes a Pavone ed ex Montefibre in città: entrambi presentavano dei pro e dei contro, ndr): adesso si deve passare alla fase degli incontri con l’Asl To4 e con gli amministratori locali, così da definire una localizzazione condivisa con il territorio”.

Questo alla luce degli approfondimenti che nei mesi scorsi erano stati chiesti, di ulteriori verifiche, soprattutto di carattere idrogeologico portate a termine dai competenti uffici regionali, e anche del cambio di Amministrazione della città di Ivrea, tenendo conto che il sindaco eporediese è presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl To4.

Avetta esprime soddisfazione per la fine delle verifiche tecniche e per il fatto che a breve inizieranno gli incontri sul territorio.

Dopo tanto tempo sprecato stiamo forse, seppur faticosamente, arrivando al primo concreto passo – commenta –. Ora bisogna recuperare il ritardo accumulato e andare avanti con determinazione, senza alimentare altre sterili contrapposizioni tra territori. In ogni caso saranno necessari anni per vedere i primi risultati, e nell’attesa occorre occuparsi dell’attuale ospedale, che ha bisogno di interventi manutentivi; i cantieri Piano Arcuri e Pnrr finalmente sono partiti, e anche grazie ad essi deve essere dotato delle migliori tecnologie a cominciare dalla tanto attesa risonanza magnetica”.

Il consigliere regionale ha poi una parola di riguardo per la “squadra di sanitari di altissimo livello che, nonostante tutte le criticità, è riuscita a rendere di nuovo attrattivo il nostro ospedale di Ivrea. Medici, infermieri, tecnici ed amministrativi costituiscono un valore aggiunto che la Giunta Cirio ha il dovere di tutelare e sostenere, fornendo loro, domani, una moderna ed efficiente struttura ospedaliera, e garantendo, oggi, tutte le dotazioni tecnologiche che consentano di lavorare al meglio”.

Redazione Web