Si respirava un’aria giovane e internazionale, lo scorso 4 maggio in Santa Marta: il giorno della premiazione del concorso fotografico di Intercultura “Così vedo l’Italia”, giunto alla sua 23ª edizione.

A ideare l’iniziativa, che ha diffusione nazionale, quasi un quarto di secolo fa era stato proprio il centro locale di Ivrea e Canavese, su impulso di Renata Gallo (in passato presidente del centro locale).

Tanti anni fa – ha raccontato – ho vissuto la mia esperienza di studio negli Stati Uniti con Afs (l’associazione internazionale di cui Intercultura è emanazione italiana): ho sempre portato con me, in tutti i miei viaggi, una macchina fotografica; negli anni ho scattato migliaia e migliaia di foto… ma tra tutte, due le conservo come pietre preziose: una di queste l’ho scattata sul prato della Casa Bianca, dove noi studenti eravamo seduti ad ascoltare il presidente Kennedy, a due passi da noi: all’epoca non c’erano grandi restrizioni e si poteva fare. Non una gran foto dal punto di vista tecnico, ma un ricordo indelebile. Ecco perché avevo lanciato l’idea del concorso: perché i ragazzi che giungono qui in Italia abbiano l’occasione di fissare i loro ricordi: e magari qualcuno di questi risulterà per loro indelebile”.

E dunque anche quest’anno ragazze e ragazzi stranieri, accolti in famiglie di tutta Italia grazie a un programma di Intercultura, hanno aderito in gran numero alla proposta, inviando scatti che, a loro parere, avrebbero potuto illustrare in modo significativo “l’italianità”: corredando le immagini con didascalie.

La giuria – composta da volontari, giornalisti e fotografi – ha giudicato ogni foto sia sul piano tecnico che su quello dell’aderenza al tema proposto, e ha decretato vincitrice Stephania Potochnyak, che dal Quebec canadese è giunta a Milano Nord: “Vespa su panorama italiano” è il titolo della foto; seconde, a pari merito, Samia Pineda, dall’Honduras a Marsala, con “Saline di Marsala”, e Signe Nørgaard, dalla Danimarca a Ivrea, con “Durante il Carnevale” (e basti sapere che i colori dell’immagine sono il rosso e il verde); terza SarahMaude Desrochers che dal Canada è giunta ad Alessandria, con “Campi a perdita d’occhio”.

Novità di quest’anno è il premio assegnato dalla giuria Instagram (tutte le foto sono state postate sulla pagina di Intercultura Ivrea): la più votata è stata Sara Popovic, dalla Serbia a Siracusa Sud, con “Un’area vulcanica fa nascere persone dal temperamento vulcanico”.

La cerimonia di premiazione ha visto anche gli interventi di Marilia Pezzotta, coordinatrice del concorso, Silvia Balla, responsabile comunicazione, Marco Meneghetti, coordinatore Intercultura Nord-Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria), Laura Salvetti, presidente dell’associazione Spille d’Oro Olivetti e dell’Ecomuseo Ami, e Carla Aira, presidente del Club per l’Unesco e docente in pensione che, per non “perdere la mano”, ha impartito per tutto l’anno lezioni di italiano (lezioni a tutto tondo, mica solo grammatica: cultura, tradizioni, uscite didattiche…) agli studenti ospitati a Ivrea e in Canavese.

Le foto finaliste – non solo le premiate – sono rimaste esposte per alcuni giorni nell’atrio del Palazzo municipale, apprezzatissime dagli eporediesi che hanno avuto l’occasione di ammirarle.

Il premio per i finalisti – ha spiegato Silvia Ballaè stato l’essere stati ospitati a Ivrea e dintorni da famiglie resesi disponibili; con i cinque ragazze e ragazzi che sono qui in pianta stabile, hanno visitato il sito Unesco, partecipato a un mini corso di fotografia e, la mattina della premiazione, incontrato i bambini della primaria di Bollengo; e nel pomeriggio la trasmissione ‘Spazio libero’ di Rai Parlamento ha intervistato ragazzi stranieri e volontari, per una puntata sul tema dell’ospitalità che sarà trasmessa a giugno”.

Redazione Web