La campagna di raccolta degli oli vegetali di provenienza domestica è stata avviata circa sei mesi fa, e già si possono trarre i primi bilanci: che, a onor del vero, non sono incoraggianti come ci si sarebbe potuti attendere.
Il progetto sperimentale, attivato a fine novembre con il posizionamento di dieci postazioni fisse, ha portato alla raccolta di 1820 kg di olio esausto da cucina.
“Dai dati pubblici sappiamo che il consumo medio pro capite annuo di olio da cucina in Italia è di circa 25 kg e, di questi, il 20% si trasforma in esausto, quindi circa 5 kg – afferma l’assessore alla Sostenibilità ambientale, Giuliano Balzola -. Se consideriamo il numero degli abitanti di Ivrea e la raccolta dei primi sei mesi, ne risulta che l’olio raccolto nelle dieci postazioni rappresenta appena il 3,8% della produzione teorica di olio esausto in città. Per non essere negativo, parlerei di un timido segnale che rileva l’importanza di continuare a sostenere l’informazione e la sensibilizzazione della cittadinanza, per incrementare il corretto conferimento nelle apposite isole ecologiche”. L’effetto nocivo degli oli esausti sui fiumi e sui mari è tra i più aggressivi per l’ambiente; uno degli effetti più significativi è dovuto alla formazione di una pellicola superficiale, che ostacola l’ossigenazione dell’acqua e mette a repentaglio la vita degli ecosistemi acquatici: è sufficiente un kg di olio per inquinare una superficie di mille metri quadrati d’acqua.
Se invece smaltiti nella rete fognaria, come spesso avviene nell’utilizzo domestico, gli oli vegetali esausti pregiudicano il buon funzionamento della rete stessa, intasando condutture e depuratori. La depurazione delle acque inquinate da questo rifiuto richiede costi quantificabili in 1,10 euro al kg.
E allora cosa fare per smaltire correttamente l’olio esausto, evitando che finisca nella rete fognaria, e riducendo così l’inquinamento idrico e i costi di depurazione delle acque?
“L’olio alimentare esausto – ricorda l’assessore Balzola – va conferito negli appositi contenitori seguendo questa procedura: lasciar raffreddare l’olio utilizzato per la cottura o frittura di alimenti; versarlo, facendo attenzione, in una bottiglia di plastica vuota; inserire la bottiglia, riempita e ben chiusa, direttamente nel contenitore”.