Ha esordito mercoledì 14 settembre, l’Open Papyrus Jazz Festival edizione 42, con l’inaugurazione delle mostre di Roberto Cifarelli da Spritz, la presentazione del nuovo libro di Guido Michelone e le coreografie presentate da Sara Ugorese, Giulia Bedin ed Eleonora Buratti.

Giovedì 15 settembre, all’atelier Eporedia New, è stata inaugurata un’ulteriore mostra, “Musica senza confini”, collettiva d’arte allestita da Daniela Borla e Ettore Della Savina, visitabile fino al 30 settembre.

Venerdì 16, in Santa Marta si è discusso di “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”: che è sì la raccolta postuma di poesie di Cesare Pavese, ma anche il nuovo lavoro di Massimo Barbiero (percussioni), Eloisa Manera (violino) ed Emanuele Sartoris (pianoforte). Sono intervenuti lo scrittore Gian Luca Favetto, il musicologo Davide Ielmini e l’attore Renato Cravero (che ha letto alcuni brani); coordinamento di Davide Gamba della Libreria Mondadori.

A seguire un aperitivo e, alle 19, il concerto di presentazione dei c.d. “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” e “Woland”, che lo ha preceduto.

Oltre ai tre musicisti titolari delle incisioni, è intervenuto come ospite Martin Mayes al corno. Alle 21 nel cortile del Museo “Garda”, si è tenuto il concerto del Patrizio Fariselli Area Open Project (foto), ovvero il repertorio degli Area nella versione cantata: con Claudia Tellini voce, Patrizio Fariselli piano, Marco Micheli basso, Walter Paoli batteria.

Sabato 17 in Santa Marta si è esibito il chitarrista Loris Deval con il suo quartetto che vede Sabrina Oggero Viale alla voce, Tiziano Codoro alla tromba, Maurizio Brunod alla chitarra.

Il concerto è stato un omaggio al contrabbassista Charles Mingus, nel centenario della nascita.

Il momento clou della serata è arrivato alle 21,15 nel cortile del Museo: anche se, per problemi di salute, non era presente Enrico Rava il protagonista, come annunciato nel programma originario, bensì il Francesco Bearzatti Tinissima 4et (Francesco Bearzatti sax, Daniele Raimondi tromba, Danilo Gallo basso, Zeno De Rossi batteria) con “Zorro”.

Si terminerà oggi, domenica 18 alle 18, questa volta all’interno del Museo, con lo special project “Tre coreografie sulle musiche del c.d. In Hora Mortis”: coreografie ideate da Giulia Ceolin, Francesca Galardi, Cristina Ruberto; a danzare saranno Luciana Trimarchi, Giulia Bedin, Beatrice Benetazzo, Sara Celeste, Emma Nemes, Cecilia Boldrin, Alice Mistretta, Alina Mistretta, Arianna Mistretta, Valentina Papaccio e Sara Ugorese; letture dal libro “In hora mortis” di Thomas Bernhard.

E alle 19,45 (da Spritz) ancora un omaggio a Mingus, con il concerto di presentazione del c.d. di Marco Bellafiore “Contrabbasso solo – forme e racconti” e letture tratte da “Peggio di un bastardo”.

Inoltre, da segnalare tre officine di artisti per una serie di invenzioni da ambientare in sala Santa Marta: Susanna Clarino, Toni Muroni ed Eugenio Pacchioli.

Le varie iniziative sono a ingresso gratuito, con l’eccezione dei due concerti principali, quello di domani e quello di sabato, nel cortile del Museo (o, in caso di maltempo, al Teatro “Giacosa”).

I biglietti per ciascuno dei due costano 15 euro, l’abbonamento a entrambe le serate 25 euro.

La manifestazione è organizzata da Ivrea Jazz Club e Music Studio con patrocinio e contributo del Comune di Ivrea.

Prevendite e informazioni: Il Contato del Canavese, 0125/64.11.61, www.ilcontato.it. Music Studio, tel. 0125/40.450

Informazioni @ music-studio.it , www.music-studio.it