Il caro Jesùs Carrascosa, spagnolo dalle Asturie, detto “Carras”, è salito al cielo nel pomeriggio del 9 gennaio. È stato un grande amico della mia famiglia, testimoniando cura e tenerezza, nei momenti decisivi e difficili. Sin da giovane Carras cercava la verità e la giustizia, prima studiando nel collegio dei Gesuiti di Gijon, poi militando nei movimenti anarchici in opposizione alla dittatura di Francisco Franco. E la Verità si fece trovare, offrendogli la Via attraverso la persona di Luigi Giussani e del movimento da lui nato.

Così visse la Vita in pienezza e con intensità, lieto e appassionato, prima nell’insegnamento in Spagna, poi come missionario in tutto il mondo, dirigendo il Centro Internazionale di Comunione e Liberazione a Roma. Visse ogni passo in unità e profonda affezione con la sua sposa Jone Echarri, che durante il “periodo romano” divenne la fisioterapista di tre Papi, oltre che di Giussani. L’ospitalità e l’accoglienza erano due sue grandi virtù. Con lui si realizzava la profezia di Isaia: “Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati”.

Cervantes, il famoso autore del Don Chisciotte, partecipò alla battaglia di Lepanto che nel 1571 fermò la conquista mussulmana d’Europa. Louis De Wohl, nel suo romanzo L’ultimo crociato, narra il dialogo tra il comandante della flotta cristiana, Giovanni d’Austria, e il giovane poeta di Alcalà, che afferma risoluto:

“Avete mai notato, Eccellenza, che vi sono due tipi di Spagnoli e due soli? Il primo è… sognatore e pieno di entusiasmo per tutte le cose grandi, sacre e brillanti. La donna che egli ama è invariabilmente la più bella del mondo e se non è una regina, dovrà esserlo. Egli pensa che il mondo sia il campo a lui dato da Dio, nel quale dovrà compiere gesta magnifiche al servizio di una grande causa e così egli è eroe e pazzo, poeta e cavaliere. Il secondo tipo è intensamente pratico… La donna per lui è una creatura molto utile, e se è anche bella, tanto meglio. Egli crede che il mondo sia un campo… dove vivere il meno disagiatamente difficile”.

Caro Carras, non c’è dubbio: sei stato pienamente uno spagnolo del primo tipo!

Quale gioia, quando mi dissero: “Andremo alla casa del Signore” (Salmo 121)