La camera di Kafka era spesso fredda. Il film tedesco narra le vicende dell’ultimo anno di vita del celebre scrittore di Praga: di anni egli ne visse solo una quarantina, soffrì per molto tempo di tubercolosi, il male letterario per eccellenza (ma sapere questo, certo, non gli avrebbe portato conforto).
1923, Müritz, costa del Mar Baltico. Franz ha accettato l’invito della sorella Elli, che è in vacanza con i suoi bambini: per un po’ di tempo può godere della villeggiatura e del mare. Sulla spiaggia c’è una colonia di Berlino e lì lavora Dora, giovane ebrea polacca che ha lasciato il suo Paese da qualche anno e vive in Germania. Dora è uno spirito vivace, il suo desiderio è diventare attrice, ma in famiglia non sono d’accordo.
Il dottor Franz Kafka inizialmente ha timore di lei, come di tutte le donne, ma la giovane comincia a innamorarsi fino a non avere più dubbi: rimarrà per sempre con lo scrittore. Nonostante la differenza d’età e i problemi legati alla salute dello scrittore, i due decidono di partire per Berlino, dopo un breve passaggio a Praga: per Kafka è un periodo di piena felicità, riesce a riprendere a scrivere, pare che tutto migliori e che siano pronti nuovi colori per la vita futura. Ma purtroppo egli morirà tra le braccia dell’amata proprio in quell’anno.
Dal punto di vista storico è interessante vedere come i registi abbiano optato per la versione della salvezza delle opere dell’autore, effettuata da Dora e dall’amico Max Brod, non seguendo (per fortuna) il desiderio di Kafka che voleva vedere tutti i suoi scritti bruciati in un rogo definitivo.
Un ricordo da “La metamorfosi”: “Chiunque conservi la capacità di cogliere la bellezza, non diventerà mai vecchio”.
E non dimentichiamo l’appuntamento con “Tutti pazzi per il cinema” a Candelo, con la proiezione di lunedì 2 dicembre alle 21: “Kripton” di Francesco Munzi.
L’amore secondo Kafka
di Judith Kaufmann e Georg Maas
paese: Germania, Austria 2024
genere: drammatico
interpreti: Sabin Tambrea, Henriette Confurius, Manuel Rubey, Daniela Golpashin, Leo Altaras
durata: 1 ora e 38 minuti
giudizio: bello