Il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, interviene in seguito ai risultati elettorali di domenica 4 marzo, ed afferma: “Non c’è dubbio che siamo di fronte a una sconfitta nostra e di tutta la sinistra, sia sul piano nazionale che in tutto il Piemonte, a eccezione di qualche isola torinese, in cui il PD si conferma la prima forza, e la coalizione si avvantaggia del consenso assai rilevante avuto dalla lista Bonino. Per quanto riguarda ancora il torinese, e solo il torinese, è evidente che se il centrosinistra fosse stato unito forse non avremmo perso in alcuni collegi. Al posto di quegli esponenti del centro destra che hanno già le bottiglie in fresco da stappare alle prossime regionali, la prenderei con una certa calma, perché come ho già detto altre volte i punti si contano quando le bocce sono ferme, e come già dimostrato altre volte, ogni elezione ha la sua storia, un anno è lungo e possono succedere molte cose, sia a livello locale che nazionale. Ricordo di aver vinto, nel 2001, da sindaco a Torino quando Berlusconi trionfava in tutta Italia. Sul piano nazionale, mi sembra che si imponga l’apertura di una discussione congressuale, partendo ovviamente dall’azzeramento dei vertici. Il problema però non può essere solo questo o quel segretario o segretaria -chiude Chiamparino – il tema è in tutta evidenza -anche alla luce della crisi di tutta la sinistra europea – ritrovare l’identità e il programma di una sinistra che sappia governare guardando ai giovani, alla crescita e all’inclusione sociale”.