Giovedì 3 aprile, due giorni prima del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità, si è tenuto il “Giubileo della salute mentale”, convegno promosso dai Tavoli della salute mentale del Ministero della Salute e della Cei e ospitato nell’Aula magna della Pontificia Università Lateranense.

Il Giubileo della salute mentale ha l’ambizione di analizzare e proporre soluzioni condivise su una tematica di stringente attualità. Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, riconosce la salute mentale dei giovani come un elemento di priorità che tutte le parrocchie devono accogliere e, con l’aiuto di esperti in materia, ha deciso di elaborare un documento che sarà a disposizione nelle Chiese locali per agire concretamente a favore del benessere psicologico dei giovani.

L’associazione dei WebCattolici Italiani (WeCa) offre podcast e tutorial (il QRcode settimanale per accedervi è costantemente pubblicato sulle pagine di questo giornale), per approfondire i temi della salute mentale, dei social e rispondere a domande e dubbi, che la comunità cattolica (e non solo) si pone sui giovani.

Le nuove tecnologie diventano un viatico che può sollecitare la partecipazione di tutti e quando si diventa pratici di alcuni strumenti e di alcuni temi, non solo si ha meno timore ad usarli, ma si ha anche meno timore ad intraprendere un confronto costruttivo in un’ottica di ascolto, per l’avvio di percorsi di benessere di tutta la comunità.

Se la trappola della rete è di non poter verificare le fonti o di presentare informazioni superficiali dove, attratti da titoli invitanti, si finisce a leggere argomenti diversi da quelli che ci si aspettava di trovare, associazioni come WeCa garantiscono approfondimenti chiari, affrontati da esperti. Questi strumenti della nuova comunicazione, tuttavia, non sostituiscono l’intervento di uno specialista della salute mentale ma aiutano a capire che non si è soli, che tante riflessioni sono lecite e condivise, che si possono trovare argomenti di dialogo da porre in famiglia o nel contesto classe o ancora durante un incontro parrocchiale per aprire un dialogo con i giovani sui temi di loro interesse.

Il Giubileo della salute mentale parte dalla consapevolezza dei cambiamenti avvenuti negli ultimi 50 anni nello scenario epidemiologico della salute mentale e dei bisogni di cura legati alla problematicità dell’adolescenza e dell’ingresso nella vita adulta.”Le istituzioni – spiegano gli organizzatori del Giubileo della salute mentale – sono impegnate nella ricerca di nuovi schemi organizzativi, nuove risorse e nuove sensibilità”.