E’ tornata a Locana la tradizionale festa in onore a Sant’Antonio Abate, padre del monachesimo, cui per tradizione è affidata la protezione degli animali domestici e, per estensione, di quelli che hanno sempre coadiuvato il lavoro dell’uomo.
La manifestazione è nata dall’idea di due giovani di Locana che hanno proposto l’iniziativa agli Amministratori comunali e al Comitato Allevatori Locanesi.
L’idea è stata accolta con entusiasmo, il Comitato Allevatori organizzatore e promotore, ha lavorato con impegno e, così, sabato 20 gennaio più di 30 trattori e mezzi agricoli erano schierati in Piazza Donatori di Sangue.
Nella splendida mattinata di sole, numerosi animali presenti di varie taglie e tanti cagnolini accompagnati dai bimbi, hanno presenziato alla bella benedizione impartita dal Parroco don Sergio, il quale ha, inoltre, raccontato alcuni aneddoti sulla vita del Santo e ringraziato tutti per la numerosa partecipazione.
Dopo il rinfresco e i discorsi istituzionali, alla presenza del sindaco Mauro Peruzzo e del vicesindaco Mauro Guglielmetti i trattori hanno sfilato nel centro storico di Locana, rallegrando le vie con il suono dei clacson e delle sirene.
“Esprimiamo i più sentiti ringraziamenti a tutti coloro che hanno collaborato e contribuito alla positiva riuscita dell’iniziativa, alle ditte del territorio e agli amici Locanesi per la loro partecipazione, all’Amministrazione Comunale, come sempre partecipe nel sostenerci, alla Polizia Municipale, Carabinieri e Protezione Civile. Una bella, serena, gioiosa squadra per consolidare l’orgoglio di appartenenza ad una comunità sana e operosa, forza insostituibile per costruire un percorso condiviso, finalizzato a sostenere l’agricoltura nella crescita” affermano dal direttivo del Comitato Allevatori Locanesi.
La festa è proseguita con un ottimo pranzo in allegria, al suono della fisarmonica di Marco Picchiottino, presso il “ristorante da Ina” a Locana.
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